Come e Perchè Fare Trading con il Petrolio

Trading

Ha senso, per un investitore comune, praticare il trading con il petrolio? Soprattutto, come si fa? Rispondere a queste domande significa esplorare un asset molto apprezzato dai trader di ogni ordine e grado. 

Qui proponiamo una panoramica del petrolio inteso come asset da trading, e presentiamo alcune delle modalità di investimento più diffuse.

Perché il trading con il petrolio

Prima di tutto, è bene enunciare alcuni motivi per cui sì, è lecito pensare al trading con il petrolio, al petrolio come asset di investimento.

  • E’ un asset molto legato all’economia reale. Il petrolio è probabilmente la materia prima più importante di tutte. Dunque, il suo prezzo, le quotazioni sue e quelle degli asset ad esse collegati sono suscettibili delle vicende economiche. Il riferimento è in primis alle performance dell’industria, che è il settore “più affamato” di petrolio.
  • E’ al centro dell’attenzione degli analisti. Vista la sua importanza, il petrolio è oggetto di analisi, outlook e riflessioni da parte degli analisti e degli esperti, sia indipendenti che afferenti a questa o quella istituzione, a questo o a quell’istituto commerciale. Stesso discorso per le semplici news che interessano il mondo del petrolio. Tutto materiale utile per l’attività analitica del singolo.
  • Porge il fianco a molte modalità di trading. Non è certamente un’esclusiva del petrolio, ma va comunque segnalata una certa abbondanza di modalità e strumenti, tale da fornire un’ampia scelta agli investitori di ogni ordine e grado.

I 3 metodi più diffusi per fare trading con il petrolio

Di seguito, presentiamo alcune delle modalità più diffuse e adottate per fare trading con il petrolio. 

Trading sulle azioni delle società petrolifere. E’ probabilmente il metodo maggiormente preso in considerazione. Consiste nell’acquisto e vendita di azioni emesse da società impegnate nel settore petrolifero. Lo scopo, ovviamente, è generare surplus. Questa modalità può essere praticata nei circuiti classici – banche, principalmente – o presso i broker retail (la cui sicurezza ed efficacia va comunque valutata). Il vantaggio di questo metodo consiste nella possibilità di ottenere dei dividendi, se si rinuncia alla speculazione e al trading veloce, e si abbraccia un orizzonte di lungo periodo. 

Trading con prodotti derivati. In questo caso, si parla di Future e CFD. Dal punto di vista strutturale e prettamente tecnico, questi due prodotti si equivalgono. Tuttavia, i Future hanno il pregio di essere “ufficiali”, mentre i CFD sono Over The Counter. Sono entrambi validi, e meritano di essere presi in considerazione dagli investitori. In ogni caso, chi fa trading con Future e CFD non possiede l’asset. Il petrolio, nella fattispecie, funge da sottostante. Lo stesso dicasi per i Future e i CFD basati non già sul petrolio, bensì sulle società petrolifere. Tale meccanismo permette comunque di sfruttare le oscillazioni di prezzo per ottenere dei guadagni. 

ETF sul petrolio. E’ il  metodo meno conosciuto, almeno dai profani dell’investimento. L’ETF, di base, è un fondo di risparmio gestito che si caratterizza per una condizione passiva. Il gestore non cerca di trarre il meglio dal fondo, investendo con manovre più o meno rischiose. Il suo unico scopo è quello di replicare le quotazioni di un asset sottostante, in questo caso il petrolio. Dunque, le oscillazioni di prezzo – se il gestore fa il suo – si trasformano in rendimento. Ovviamente, gli ETF, o per meglio dire le quote acquistate, possono essere scambiate come se fossero a loro volta degli asset.

Gli ETF sono molto apprezzati in quanto trasparenti: l’investitore ha una chiara idea dei rendimenti, in quanto conosce (o può conoscere) la storia e le prospettive del sottostante. 

Ovviamente, il trading con il petrolio per essere profittevole deve essere preceduto da un’intensa fase di preparazione. In buona sostanza, per quanto sia leggibile, richiede studio e impegno, esattamente come gli altri asset.

Studiare i movimenti del petrolio significa comprendere il suo rapporto con i market mover, conoscere le pratiche più efficaci per intuire le oscillazioni di prezzo causate da questo o quell’evento, e altro ancora. 

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