Si sente molto parlare delle conseguenze derivanti dalla scelta di detenere i propri soldi sul conto corrente, anziché scegliere vie d’investimento alternative. Ma effettivamente quali sono gli effetti di questa scelta? Il primo effetto è sotto l’occhio di tutti, soprattutto con l’inflazione che aumenta: la perdita del potere di acquisto. In due anni la moneta unica, l’euro, ha perso circa il 9,8% del potere di acquisto. Questo vuol dire che con la stessa quantità di denaro non è possibile comprare lo stesso paniere di beni rispetto a periodi di inflazione più bassa. L’inflazione in Italia, secondo i dati Istat di giugno 2022, si registra al 7,8%. Secondo Raffaele Zenti, co-fondatore di Virtual B, questa è una tassa silenziosa, che colpisce le tasche degli italiani senza farsene accorgere. Si stima che dei 1.635,7 miliardi di euro di risparmi degli italiani del 2020, siano stati persi in potere d’acquisto circa 160,30 miliardi di euro.
Soldi Sul Conto Corrente In Aumento Nonostante Inflazione, Per Quale Motivo?
Nonostante l’erosione del potere d’acquisto causato dall’inflazione, i soldi sul conto corrente degli italiani continuano ad aumentare. La liquidità nel sistema bancario è aumentata di circa il 12%, arrivando a quota 1.840,7 miliardi di euro secondo ABI (Associazione Bancaria Italiana, giugno 2022). Gli analisti economici hanno stimato nel corso della prossima decade un incremento medio annuale del 3,5% circa dell’inflazione. Gli effetti potrebbero essere mitigati dalle azioni già poste in essere da BCE e FED (innalzamento tassi), le quali dovrebbero ridurre l’incremento dei prezzi negli anni. Comunque la Banca Centrale Europea avverte che vivremo un periodo d’inflazione al di sopra dell’obiettivo del 2%. Le motivazioni possono essere molteplici, tra cui la poca educazione finanziaria degli italiani verso strumenti come ETF, azioni, obbligazioni ecc.
Quali Strumenti Possono Sostituire Il Parcheggio Di Soldi Sul Conto Corrente
Tenere i soldi sul conto corrente determina un ulteriore perdita, quella dei mancati guadagni nell’investimento sui mercati finanziari. Ragionando sui numeri storici nelle ultime due decadi, il mercato azionario e obbligazionario hanno registrato rendimenti reali rispettivamente del 6,3% e del 4,40%. Quindi una possibile soluzione sarebbe quella di investire le proprie risorse su strumenti finanziari come le azioni che in passato hanno dimostrato di produrre alti rendimenti, se investite oculatamente. Si può puntare sui settori del futuro, come la digitalizzazione, cybersecurity, robotica.
Alternativamente i soldi sul conto corrente potrebbero essere destinati su un particolare strumento finanziario: il BTP Italia, bond il cui rendimento è legato alle variazioni dell’indice dei prezzi in Italia. L’ultimo bond messo all’asta ha una scadenza di 8 anni e una performance cedolare reale dell’1,60% più rivalutazione derivante dall’inflazione, da corrispondere semestralmente.