Conto Corrente per Giovani: Cos’è e Perché è Diverso dal Tradizionale

Conti correnti

Oggi parliamo del conto corrente per giovani, una tipologia che molte banche implementano nella propria offerta. Come si differenziano rispetto al conto corrente tradizionale? Qual è la loro finalità?

Affrontiamo la questione da due punti di vista: uno, le esigenze che puntano a soddisfare; due, gli elementi di differenziazione di carattere tecnico (costi, funzioni, investimenti).

Conto corrente e giovani: un’esigenza sempre più urgente

Fino a qualche tempo fa, un giovane che necessitava di un conto corrente nutriva esigenze niente affatto dissimili rispetto a un lavoratore con cinque, sei, dieci anni alle spalle. Oggi, con la precarizzazione del lavoro e, soprattutto, con l’esplosione del lavoro autonomo presso le fasce di età più basse (molti giovani sono costretti a inventarselo, un lavoro) le esigenze sono abbastanza cambiate. 

Per esempio, una esigenza è quella di pagare di meno, magari anche a costo di scontare un deficit nel numero delle funzioni. Chi inizia a lavorare ha spesso uno stipendio basso, dunque anche un canone medio può rappresentare un peso importante.

Secondariamente, spesso gli under 30 hanno bisogno di liquidità per fini “particolari”. Spesso per far partire o implementare un’attività, o anche solo per mettere su famiglia.

Queste esigenze, tipiche più dei giovani che di chi ha superato i trenta, vengono raccolte da alcune banche, che non a caso propongono soluzioni differenziate, quello che possiamo definire conto corrente per giovani.

La differenza tra conto corrente per giovani e conto corrente tradizionali

Di seguito, ecco alcune delle differenze che separano un conto corrente tradizionale da un conto corrente per giovani.

I costi

Il capitolo di costi è molto interessante. Infatti, il conto corrente per giovani è mediamente meno costoso rispetto a un conto corrente tradizionale. Lo si evince soprattutto dal canone, che in alcuni casi è addirittura azzerato o “azzerabile”. Può essere infatti nullo per i primi anni, proprio per seguire le dinamiche di arricchimento di chi ha iniziato a lavorare da poco. Oppure può essere portato a zero se si rispettano determinate condizioni (es. accreditamento dello stipendio):

Queste dinamiche non sono completamente indolori. Spesso, infatti, corrispondono a una riduzione dei servizi collaterali, specie quelli riguardanti l’investimento speculativo. Una rinuncia che molti accettano di buon grado.

Le funzionalità

Le esigenze di chi ha iniziato da poco a lavorare sono diverse rispetto a quelle di chi lavora da molto tempo. Può darsi, infatti, che non senta il bisogno di impegnarsi in forme di investimento pesanti, ma punti a un utilizzo smart, rapido ed efficiente.

Ciò si può tradurre in una maggiore disponibilità di forme di pagamento alternative, convenzioni con e-commerce etc. Anche da questo punto di vista, si segnala spesso una dinamica di adattamento di uno strumento finanziario “classico” (il conto corrente appunto) nei confronti di esigenze specifiche.

I prodotti collaterali

Il riferimento è soprattutto ai prestiti e agli investimenti, che spesso vengono proposti in aggiunta al conto corrente o anche solo come condizione per ridurre il canone. Ecco, le esigenze di un giovane sono molto diverse dalle esigenze di quarantenne, di un cinquantenne etc.

Per esempio, una delle forme di investimento più adatte a un giovane è il piano di accumulo, proprio perché “ha molti anni davanti” (anche solo professionalmente parlando) e quindi è possibile raggiungere buoni risultati anche accantonando cifre piccole.

Per quanto riguarda gli investimenti, e considerando le difficoltà a mantenere una certa continuità nella contribuzione, gli under 30 sono spesso alla ricerca di prodotti di previdenza integrativa.

Per quanto riguarda i finanziamenti, invece, le esigenze e di conseguenza i prodotti più spesso collegati ai conti correnti per giovani, sono scontati: mutui a lungo termine per l’acquisto della prima casa e, in generale, per poter creare una famiglia. Molto spesso, al conto corrente viene associata la possibilità la possibilità di stipulare un prestito finalizzato alla creazione di un start up.

Come già specificato, la tendenza degli under 30 a intraprendere attività autonome è davvero elevata, ed è frutto sia dei vari vulnus presenti nel mercato del lavoro, sia di una certo paradigma culturale positivo.

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