In questo articolo proponiamo un breve ma esaustivo report dell’azionario per la settimana 25-29 maggio 2020. Una settimana che ha confermato i buoni spunti dei sette giorni precedenti, quando il mercato, forte della fina generalizzata del lockdown, aveva finalmente preso la via del recupero.
Daremo conto delle performance degli indici aggregati, degli indici di borsa e anche dei singoli settori. Il focus sarà soprattutto su energia e industria, duramente colpite dalle misure di contenimento del contagio.
Una panoramica generale
Il quadro consegna una situazione in via di miglioramento, certo rapido ma non fulmineo. La strada verso la normalità è tracciata, almeno nella maggior parte dei casi, ma ancora lungo. Lo si nota soprattutto dai vari MSCI.
L’MSCI Word totalizza un discreto +3,2% rispetto alla settimana precedente, ma fa segnare ancora un pesante -7,8% rispetto all’inizio dell’anno. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, però, fa +5,8%, segnale che il mercato era in trend discendente da molto tempo prima dello scoppio della pandemia.
Numeri simili, ma fino a un certo punto, per l’MSCI Europe, che segna +3,2% rispetto ai sette giorni precedenti, uno sconfortante -14,0% rispetto al 1° gennaio 2020 e il -4,3% rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’MSCI della Cina, invece, fa segnare un timido +2,3% rispetto alla settimana precedente, -5,0% rispetto all’inizio dell’anno e un buon +11,7% sullo stesso periodo dell’anno scorso.
In recupero anche il Brasile, il cui MSCI totalizza un rotondo +6,2% sui sette giorni precedenti ma segna ancora un pessimo -11,7% sull’inizio del 2020 e il -8,0% sullo stesso periodo del 2019.
Le performance degli indici
Per quanto riguarda gli indici, si segnalano poche sorprese. In generale, seguono le performance dei rispettivi MSCI e confermano i trend delle settimane precedenti.
Sugli scudi il francese CAC 40, che fa segnare un buon +5,7% rispetto alla settimana precedente ma si posiziona ancora 20,5 punti percentuali sotto il dato dell’inizio dell’anno e 8,3% punti percentuali sotto quello dello stesso periodo del 2019.
Discorso simile per il tedesco DAX, che produce rispettivamente sulla settimana precedente, sull’inizio dell’anno e sullo stesso periodo dell’anno scorso +4,6%, -12,5%, -2,1%.
Va ancora meglio il FTSE Mib, che realizza un ottimo 5,1% sulla settimana precedente, per quanto debba recuperare ancora il 21,5% sul 1° gennaio 2020 e il -6,7% sullo stesso periodo del 2019.
Numeri più morbidi per lo S&P 500, che fa +3,0% rispetto ai sette giorni prima, ma deve recuperare ancora il 5,0% sull’inizio dell’anno. Rispetto allo stesso periodo del 2019 è addirittura sopra dell’11,6%.
Le performance dei settori
Buone notizie per quanto riguarda i settori. L’industria, che ha subito un colpo pesantissimo da questa pandemia, fa segnare un ottimo +5,2% sulla settimana precedente, sebbene si posizioni al -14,% rispetto al 1° gennaio 2020 e al -3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Molto più tiepido il settore dell’energia, che sconta certamente le limitazione sui trasporti: fa rispettivamente +1,1%, -31,0%, -28,3%.
In questo contesto di ripresa c’è spazio anche per la finanza (+5,8%, -23,9%, -14,7%). Un po’ meno per i servizi di telecomunicazioni, che dopo la scorpacciata di qualche settimana fa totalizzano un tiepido +1,0% sulla settimana precedente ma un +10,2% sullo stesso periodo del 2019