Il trading azionario è un’attività che fa gola a molti, a prescindere dalle competenze di base, dal background maturato nel corso degli anni per un motivo o per un altro (per studio o da autodidatta).
Tuttavia, l’errore, spesso fatale, è dietro l’angolo. Anche chi è mosso dalle migliori intenzioni, e intende approcciarsi in maniera prudente a questa interessante ma complessa attività, rischia di sbagliare, con ripercussioni inevitabili sul proprio capitale.
In questo articolo parliamo di due errori di impostazione che i principianti tendono a commettere e che generano conseguenze estremamente negative, se non addirittura irreversibili.
Una panoramica sul trading azionario
Prima di illustrare gli errori d’impostazione cui abbiamo fatto appena cenno, è bene fare una panoramica esaustiva sul trading azionario. Infatti, attorno a questo termine ruotano alcuni pregiudizi. Di certo, a generare false percezioni è l’espressione “trading“. Tale espressione ad alcuni richiama alla mente truffe, progetti opachi, pericoli disseminati nel web. Dunque, il trading azionario non è nient’altro che l’attività di investimento speculativa rivolta al mercato delle azioni…né più né meno.
Inoltre, va fatta una seconda precisazione: esistono due modalità principali per praticare il trading azionario: diretto e indiretto. Il trading diretto consiste nell’acquisto e nella vendita di titoli azionari attraverso piattaforme e canali regolamentati.
Il trading indiretto, invece, consiste nell’acquisto è nella vendita di prodotti derivati che hanno come sottostanti proprio i titoli azionari, e che ne seguono fedelmente l’andamento. Non esiste una modalità migliore di un’altra, ma badate bene: il trading indiretto non consente di raccogliere “certi frutti” del mercato azionario, come i dividendi.
Non diversificare
Fatte queste precisazioni, possiamo finalmente descrivere gli errori di impostazione che i principianti tendono a commettere più spesso.
Il primo errore consiste in una scarsa tendenza alla diversificazione. Per diversificazione, nel caso non lo sapeste già, si intende una modalità di composizione del portafoglio che prevede la presenza di una certa varietà di titoli. Lo scopo della diversificazione è mettere in atto accorgimenti a protezione del capitale. Infatti, se il portafoglio è composto da molti titoli, il crollo di uno potrebbe essere compensato dalla crescita di un altro.
Ovviamente esistono varie tecniche di composizione del portafoglio in un’ottica di diversificazione, ma tutte hanno la stessa finalità: proteggere dal rischio o comunque minimizzare gli effetti degli eventi negativi.
Fare di testa propria
Questo è un altro errore di impostazione davvero pericoloso.
Infatti, soprattutto da qualche anno a questa parte, si è diffusa la percezione secondo cui sia possibile imparare “tutto e in breve tempo”. Da qui l’entrata in scena di profani del mestiere senza un particolare background alle spalle.
Con ciò non stiamo dicendo che il trading azionario e, in generale, l’investimento speculativo debbano essere un’esclusiva degli esperti. Tuttavia, fare di testa propria quando non si ha dalla propria un bagaglio di conoscenze sufficienti è per definizione molto pericoloso.
Anche qualora vi decidiate di intraprendere un percorso formativo, passerebbe molto tempo prima di acquisire le risorse necessaria a un trading potenzialmente profittevole. Insomma, imparare a fare trading non è assolutamente una passeggiata, men che meno nel mercato azionario.
Un consiglio prezioso
Il consiglio che sentiamo di darci, dunque, è di diversificare e allo stesso tempo accogliere i consigli di un esperto.
La mancata diversificazione e un atteggiamento eccessivamente “proattivo” rischiano di portare al disastro e di generare perdite di capitale talmente ingenti da risultare irreversibili.
In questo contesto si inserisce l’attività del consulente finanziario, che può rappresentare una risorsa fondamentale per chiunque abbia a disposizione del capitale e intenda investirlo. Ciò vale soprattutto per chi desidera agire sul lungo periodo, che è poi la scelta più sicura in assoluto. Dunque, valutate l’opportunità di rivolgervi a un consulente in grado di consigliarvi o, addirittura, stilare per voi un piano di investimento.