Carta di Credito e Carta di Debito: la Trappola dei Bonus e delle Agevolazioni

Carte

Scegliere una buona carta di credito o di debito è molto più difficile di quanto possa sembrare. Infatti, il mercato è molto evoluto e i prodotti tendono a differenziarsi in maniera forse eccessiva, a tal punto da causare disorientamento nel cittadino comune che intende effettuare una scelta con cognizione di causa.

Anzi, molto spesso chi emette carte di credito o di debito interviene a gamba tesa sul mercato introducendo elementi a prima vista vantaggiosi ma che rischiano di gettare fumo negli occhi dei potenziali clienti. Il riferimento è a quella che potrebbe essere definita come la “trappola dei bonus e delle agevolazioni”.

Ne parliamo in questo articolo, offrendo una panoramica dei rischi connessi a una presenza ipertrofica di bonus e agevolazioni, e fornendo qualche consiglio per scegliere al meglio.

Carte di credito e carte di debito, la concorrenza si gioca sul filo del marketing

Dall’esterno, e all’occhio del cittadino medio, una carta di credito in genere vale l’altra. Se non è proprio così, le differenze sono considerate come minime. Stesso discorso per la carta di debito.

Ebbene, si tratta di una percezione sbagliata, dettata dalla convinzione che, in fondo, questi strumenti finanziari non siano altro che delle “commodity”. Da un punto di vista prettamente funzionale la definizione potrebbe anche calzare, peccato che nel corso dei decenni le società emittenti abbiano innescato una vera e propria evoluzione, che fatalmente è andata nella direzione di una sempre maggiore complessità.

Sicché, allo stato attuale, le carte di credito le carte di debito appaiono molto diverse da una società all’altra. Ciò è certamente un sintomo di vitalità, il quale giova alla concorrenza. Tuttavia, presenta un significativo rovescio della medaglia: la fase di valutazione è diventata molto più complessa, specie se l’aspirante “titolare di carta” non possiede un background culturale sufficiente.

Una tale deriva, se così si può chiamare, produce una certa ipertrofia per quanto concerne i bonus e le agevolazioni. in buona sostanza le società, per differenziarsi le une dalle altre, tendono ad associare alle proprie carte servizi aggiuntivi. Tutto bello e utile a primo acchito, peccato che un tale fenomeno nasconda più di qualche insidia. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

I rischi connessi all’ipertrofia di bonus e agevolazioni

Questi servizi aggiuntivi, i quali possono essere considerati a tutti gli effetti bonus e agevolazioni, in genere sono completamente slegati dalle attività finanziarie o dalla natura stessa della carta di credito o di debito. In buona sostanza, non c’entrano nulla con le attività di pagamento, acquisto, prelievo etc.. Sono un sovrappiù, frutto nella maggior parte dei casi di partnership tra la società e altre aziende operanti in settori completamente diversi.

Ad ogni modo, dove sta la trappola? Molto spesso, la presenza ipertrofica di bonus e agevolazioni, o di qualsiasi altro servizio aggiuntivo e accessorio, è finalizzata a nascondere alcune caratteristiche non proprio positive del servizio vero e proprio. Spesso, la carta di credito o la carta di debito debitamente mondate da queste “scorie” si rivela addirittura meno performante rispetto alle altre.

Il vero rischio è che i bonus e le agevolazioni fungano da specchietto per le allodole, da coperta di Linus, da strumento di marketing. Tra l’altro, molte società anche grandi , basano la propria attività di marketing proprio sull’ipertrofia dei servizi aggiuntivi. Non è il caso di fare nomi, ma se viaggiate spesso sicuramente avete capito a chi ci stiamo  riferendo.

Cosa guardare, quali elementi considerare

Posto che la presenza, la quantità e persino la qualità dei servizi aggiuntivi non può e non deve essere il principale criterio di valutazione, è bene soffermarsi sugli elementi realmente in grado di dare un’idea della qualità della carta di credito o di debito. Ecco una rapida carrellata dei criteri principali cui soffermarsi in fase di valutazione.

Canone. È il criterio più importante, anche perché può incidere pesantemente sulla spesa globale.

Plafond e limiti di spesa. Anche questo è un criterio fondamentale, per quanto incida quasi esclusivamente sulla operatività. Ovviamente non esistono plafond e limiti di spesa oggettivamente alti o bassi ma va tutto correlato alle proprie esigenze.

Commissioni di prelievo. Elemento fondamentale, soprattutto se avete la tendenza a prelevare spesso.

Garanzie di sicurezza. Il numero delle frodi e dei furti non è certo in aumento, ma è bene che la banca sia attrezzata per far fronte a questo rischio.

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