Carta Prepagata con IBAN: Cosa Cambia, Quali Vantaggi Comporta

Carta prepagata con Iban
Carte

La carta prepagata con IBAN è una tipologia di carta prepagata di recente introduzione, il cui uso è sempre più diffuso, soprattutto presso una determinata categoria di persone. In effetti, ha dalla sua molti vantaggi, sia economici che riguardanti le funzionalità. Ne parliamo approfonditamente in questo articolo.

Una definizione di carta prepagata con IBAN

Prima di spiegare vantaggi e, perché no, svantaggi di questo strumento è bene fornire una definizione.

La carta prepagata con IBAN è esattamente quello che suggerisce il nome: è una carta prepagata a cui è collegato un codice IBAN. Ciò pone in essere alcune caratteristiche.

Benché dotata di IBAN, rimane una carta prepagata, dunque non è collegata a un conto corrente. Ciò determina un consistente risparmio di denaro, soprattutto però ciò che concerne il canone e l’imposta di bollo.

Essendo dotata di IBAN, e a differenza delle normali prepagate, consente di ricevere bonifici e può essere oggetto di accrediti.

Da questa semplice definizione, la carta prepagata con IBAN ha tutta l’aria di essere la “carta definitiva”. Purtroppo, il suo uso comporta alcuni svantaggi, non solo vantaggi. Nei prossimi paragrafi approfondiamo entrambi.

I vantaggi della carta prepagata con IBAN

Abbiamo già introdotto alcuni vantaggi, ma è bene ricapitolarli.

  • Possibilità di ricevere bonifici.
  • Possibilità di ordinare bonifici.
  • Accredito di somme (es. per lo stipendio).
  • Nessun vincolo di apertura del conto corrente.
  • Canone più basso rispetto alla principale alternativa, ovvero carta bancomat con conto corrente.

Gli svantaggi di una carta prepagata con IBAN

A fronte di questi vantaggi, che sono comunque significativi, si segnalano almeno due svantaggi, altrettanto limitanti.

In primo luogo, la carta prepagata con IBAN ha sempre un limite di deposito relativamente basso. In buona sostanza, non è possibile detenere somme di una certa portata. Sia chiaro, ogni carta ha la sua soglia, ma in genere non si va mai oltre i 50.000 euro.

Inoltre, sono precluse tutte le funzioni accessorie tipiche dei conti correnti. Per esempio, non è possibile collegare forme di investimento complesse, come piani di accumulo, fondi etc. Quelle richiedono un conto corrente vero e proprio.

Alla luce di tutto ciò, è chiara la finalità delle carte prepagate con IBAN, come è chiara la tipologia di cliente cui sono rivolte.

Dal momento che sì consentono pagamenti in forme complesse (es. bonifici) e accrediti, ma non prodotti di investimento né depositi di somme particolarmente elevate, le carte prepagate con IBAN rappresentano lo strumento ideale per chi ha iniziato da lavorare da poco e non possiede grande capitale, né l’esigenza di investirlo. Stesso discorso per gli studenti, che magari devono ricevere somme per le borse di studio o per i programmi Erasmus, o per gli studenti lavoratori che cominciano a guadagnare i loro primi euro. Si tratta di una platea più grande di quanto si possa immaginare.

Come scegliere una carta prepagata con IBAN

La platea di potenziali possessori di carta prepagata con IBAN, o di persone che semplicemente reputano le sue peculiarità compatibili con le proprie esigenze, è davvero ampia. Anche per questo motivo, sempre più istituti bancari offrono la propria carta prepagata con IBAN, spesso presente in più versioni.

Ecco, dunque, emergere il classico imbarazzo della scelta. Come orientarsi? Le carte prepagate con IBAN, viste le funzioni limitate (rispetto al conto corrente, ovviamente) sono quasi una commodity. Tuttavia, è possibile individuare alcuni criteri di differenziazione. Ecco quali.

  • Costo del canone. In genere, si parla di pochissime decine di euro all’anno, spesso anche meno.
  • Costo di attivazione. Nella maggior parte dei casi, ma non sempre, è nulla.
  • Differita del canone. Alcune carte “regalano” il canone per il primo semestre o per il primo anno.
  • Limite. La maggior parte impone un limite di deposito pari a 50.000 euro, molti lo impostano a 20 o 30.000 euro.
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