La carta prepagata con IBAN non è certamente una novità. E’ da qualche tempo, infatti, che le banche si sono attrezzate per offrire questo genere di prodotto. Un prodotto o, per meglio dire, uno strumento di pagamento e di gestione dei flussi finanziari, che si caratterizza per specifiche un po’ ibride, dunque niente affatto scontate per l’utente medio.
Ne parliamo in questo articolo, offrendo una panoramica del prodotto, elencando i pro e i contro, descrivendo la tipologia di cliente che si beneficia maggiormente delle sue caratteristiche.
Cos’è realmente una carta prepagata con IBAN
Innanzitutto, è bene fornire una definizione di carta prepagata con IBAN. In realtà, a un livello superficiale, il significato di questa espressione è facilmente intuibile. Si tratta né più ne meno di una carta prepagata a cui è stato assegnato un IBAN, proprio come se fosse una carta conto.
Tuttavia, rispetto alla carta conto, si segnala una profonda differenza. le carte prepagate con IBAN non sono collegate a un conto corrente. Ciò, come vedremo più avanti, pone in essere vantaggi e svantaggi, benefici e limiti. Di sicuro, circoscrive l’utilizzo di questo strumento di pagamento a una precisa categoria di persone. Fermo restando che tutti, in un modo o nell’altro, potrebbero trovare utile la carta prepagata con IBAN.
I vantaggi della carta prepagata con IBAN
Il vantaggio più grande della carta prepagata con IBAN riguarda i costi. E’ ovvio: se la carta non è collegata un conto corrente, Il titolare è esonerato dal pagamento di un canone “corposo “, il quale caratterizza di solito proprio i conti correnti.
Non che le carte prepagate con IBAN siano gratuite (in realtà esistono versioni totalmente free ma sono piuttosto rare), ma di certo i costi sono piuttosto accessibili.
Un altro vantaggio consiste nella capacità di coniugare la convenienza e l’agilità della classica carta prepagata con la possibilità di emettere e ricevere bonifici o accrediti. Questo genere di carta, dunque, può essere utilizzato alla stregua di un conto corrente a bassissima operatività.
Gli svantaggi della carta prepagata con IBAN
Gli svantaggi della carta prepagata con IBAN sono legati proprio all’assenza di un conto corrente. un’assenza che, sei il titolare nutre specifiche esigenze, può pesare… E anche tanto. Il riferimento, tra le altre cose, è alla impossibilità di mettere a segno investimenti di qualsiasi tipo, da quelli finalizzati al risparmio intelligente a quelli più speculativi.
L’assenza di un conto corrente, Inoltre, impone alcuni limiti per quanto concerne l’operatività nuda e cruda. Per esempio il saldo massimo di una carta prepagata con IBAN è quasi sempre identico a quella della relativa carta prepagata semplice. Dunque, nella maggior parte dei casi, non va oltre le poche migliaia di euro.
Anche questo aspetto può pesare sulla gestione del denaro da parte di clienti di un certo tipo punto da qui, l’evidenza secondo cui la carta prepagata con IBAN è adatta specificatamente una categoria di persone ed è poco adatta ad altre.
A chi serve realmente la carta prepagata con IBAN
Alla luce di tutto ciò, è possibile tracciare il profilo di chi, realmente, si potrebbe avvantaggiare dell’utilizzo della carta prepagata con IBAN. In genere, il profilo più idoneo corrisponde a persone che hanno la necessità di emettere e ricevere bonifici, domiciliare accrediti, ma allo stesso tempo faticano ad andare oltre. Questa categoria di persone in genere non è interessata agli investimenti o semplicemente non ha la capacità finanziaria necessaria a investire.
È facile dunque identificare questo profilo con i giovani lavoratori, i quali hanno iniziato da poco a guadagnare e percepisco ancora redditi tutt’altro che alti. l’unica vera necessità di questa categoria, per il momento, è quella di ricevere uno stipendio su un qualsiasi conto, eventualmente emettere ricevere bonifici. Fermo restando che, appena si configura l’occasione, è bene pensare a come investire, magari a lungo termine, il proprio denaro.