Il cashback è una di quelle iniziative che, partendo in sordina, promettono di impattare positivamente e “quasi” a costo zero. Ne stanno parlando tv e grandi giornali, ma qui intendiamo fornire una guida dettagliata a questo interessante strumento.
Cos’è il cashback
Il termine cashback suggerisce in qualche modo l’idea di un flusso di denaro che si muove nel senso opposto a quello “ordinario”, ovvero verso l’acquirente. In effetti, almeno a giudicare dal decreto attuativo approvato il 14 ottobre 2020 dal Garante della Privacy, stiamo parlando esattamente questo: di un rimborso a seguito di pagamenti.
In buona sostanza, il cashback è uno strumento che consente ai normali cittadini di ottenere un bonus per le spese realizzate. Tali spese devono essere effettuate per mezzo di strumenti elettronici, dunque carte bancomat, carte prepagate etc.
Ovviamente, lo strumento prevede delle soglie e delle percentuali. Si potrà recuperare solo una parte di quanto speso, e a determinate condizioni (che in realtà sono stringenti). Ma tant’è: nonostante tutti i limiti del caso, il cashback appare come uno strumento dirompente, un veicolo per favorire un cambio di approccio in senso alla popolazione, nonché un qualcosa di inedito… Quando mai i cittadini hanno potuto godere di un rimborso sulle spese non necessariamente funzionali all’attività lavorativa?
Perché il cashback
Lo scopo del cashback è intuitivo: favorire i pagamenti elettronici. L’Italia, nonostante l’evoluzione dei sistemi di pagamento, è ancora affezionata al caro vecchio contante. Non che ci sia qualcosa di sbagliato o poco etico, nel pagare in “bigliettoni”. Semplicemente, se i pagamenti non sono tracciabili, la lotta all’evasione fiscale diventa impari. Dunque, incentivare i pagamenti elettronici significa incentivare i pagamenti tracciabili, che a sua volta significa aggiungere un tassello importante alla lotta contro l’evasione fiscale.
Non è un caso che il cashback sia riservato solo ed esclusivamente a chi paga “con carta”. Tra l’altro, lo strumento non conta solo sull’incentivo nudo e crudo, che come vedremo più approfonditamente consta di qualche centinaio di euro all’anno, ma anche sulla diffusione di quella che è a tutti gli effetti una buona pratica. Spingendo molti cittadini “inesperti” a pagare con la carta, si punta a diffondere in generale questo comportamento. Il riferimento è ai tanti anziani ancora fermi al contante semplicemente perché non hanno avuto occasioni e stimoli per passare all’elettronico.
Cashback, come funzione nel dettaglio
Come funziona il cashback? Di per sé il funzionamento è semplice. Al massimo, è un po’ complessa la questione delle soglie.
Il contribuente deve iscriversi all’app IO, che è l’applicazione “generale” per i servizi della Pubblica Amministrazione. Immette nel sistema le informazioni su carte e conti correnti e poi… Niente. In linea teorica il suo compito si esaursisce qui. Tutto il resto avviene in automatico.
Nello specifico, ogni sei mesi verrà accreditato direttamente sul conto corrente una somma pari al 10% di quanto speso per acquistare di ogni genere nei negozi fisici (o quasi). Il bonus non potrà essere superiore a 150 euro (dunque 300 euro annui).
Inoltre, per ottenere il bonus è necessario rispettare le seguenti condizioni:
- Si devono eseguire almeno 10 movimenti in uscita, per gli acquisti appunto.
- Questi movimenti non devono essere superiori ai 150 euro.
- Questi movimenti devono avvenire a favore di negozi fisici. Dunque, gli e-commerce online sono esclusi.
Ovviamente, ciò non significa che se si producono movimenti verso e-commerce o semplicemente superiore a 150 euro si rischia di non accedere al bonus. Molto banalmente, questi movimenti non verranno conteggiati.
Il tutto, è bene ripeterlo, nell’arco di sei mesi. Anche perché, come abbiamo già detto, il bonus viene rilasciato semestralmente. L’appuntamento è fissato al 1° gennaio e al 1° luglio. Per il 2021, eccezionalmente, è stata aggiunta una terza data, ovvero il 28 febbraio. Il motivo è semplice: la misura partirà dal 2020, in modo da sfruttare le festività natalizie.
Infine, una chicca abbastanza sui generis: è previsto un premio di 1500 euro riservati ai primi 100.000 contribuenti che matureranno le condizioni per il cash back.