Le Migliori Carte per Giovani Under 25

Carte

Quale tipologia di carta dovrebbe utilizzare un giovane adulto? Quali sono le migliori carte per giovani? Se lo chiede chi, magari per la prima volta nella sua vita, ha bisogno di uno strumento di pagamento stabile, sinonimo di una certa indipendenza economica. La domanda non è peregrina in quanto l’offerta, oggi come oggi, è molto ampia e c’è il rischio concreto di commettere degli sbagli.

Ne parliamo in questo articolo, ponendo come riferimento i giovani under 25 che ancora non lavorano, ma magari studiano, e in ogni caso necessitano di un mezzo di pagamento che li svincoli dalla necessità di chiedere in continuazione denaro ai genitori. In particolare, indicheremo la tipologia di carta più adatta, tra prepagata bancomat e carta di credito. Infine, elencheremo alcune delle caratteristiche che questa carta dovrebbe possedere.

Le esigenze dei giovani under 25

Le esigenze dei giovani poco più che ventenni sono particolari, e diverse rispetto sia ai ragazzi anche solo di qualche anno più grande, sia rispetto agli adolescenti. Si può paragonare la loro posizione a una specie di limbo, un guado tra una indipendenza economica ancora lontana e la necessità di svincolarsi comunque dai genitori, di imparare a gestire il denaro in autonomia.

Magari il giovane in questione studia all’università, e pratica qualche lavoretto part-time che gli consente di tirare su qualche soldo, senza però garantirgli la piena indipendenza dal patrimonio familiari.

Da un punto di vista meramente tecnico, le esigenze sono dunque quelle di… Pagare. Ovvero utilizzare la carta per compiere acquisti, sia online che offline. Se il giovane già lavora, e il datore di lavoro paga via bonifico, un’altra necessità è quella di ricevere denaro.

Per quanto riguarda gli investimenti, non dovrebbero segnalarsi esigenze di sorta: è ancora troppo presto per investire. Nella peggiore delle ipotesi, il giovane è ancora dipendente dai genitori; nella migliore delle ipotesi integra il denaro concesso dai genitori con i suoi primi guadagni. Ovviamente, il tutto riguarda esclusivamente la categoria di giovani che abbiamo deciso di porre a riferimento: sono numerosi i giovani che non studiano all’università ma iniziano a lavorare ea guadagnare discretamente già a vent’anni.

La migliore tipologia di carta per giovani

Stando a queste esigenze, e in riferimento alla categoria di giovani in esame, qual è la tipologia di carta più adatta? Quali sono le migliori carte per giovani di questo tipo?

La scelta è ovviamente tra prepagata, bancomat (o carta di debito), carta di credito.

La prepagata non è collegata a un conto corrente, ma all’occorrenza può essere collegata a un IBAN. Nella maggior parte dei casi, è ricaricabile, ovvero si immette denaro come si farebbe – per esempio – con una scheda telefonica.

La carta bancomat, o di debito, è la carta più diffusa. E’ collegata a un conto corrente, il ché significa pagamento di un canone ma anche possibilità di investire. Quando si paga, si utilizza direttamente il denaro presente nel conto corrente.

La carta di credito è invece una carta che consente di differire il  pagamento, utile se in quel preciso momento il saldo non è sufficiente a coprire la spesa. Se al momento del pagamento non è disponibile denaro, la banca emette una specie di prestito simultaneo, con tanto di interessi.

Per approfondire, comunque, vi rimandiamo a questo articolo.

Dunque, qual è la migliore tipologia di carta per un giovane under 25 che studia e non lavora, o magari racimola solo qualche soldo?

Ebbene, la scelta dovrebbe ricadere sulla carta prepagata. Il limite di questa carta è impostato sulle poche migliaia di euro, dunque capace di soddisfare le esigenze di questa categoria. Inoltre solitamente le prepagata non prevedono pagamento di un canone, il ché è ottimo se si considera l’assenza di reddito.

Questo tipo di carta è adatto anche se un reddito già c’è, per quanto ridotto. In questo caso, però, sarebbe bene optare per le prepagate con IBAN. Questo genere di carte, infatti, consente anche di ricevere pagamenti via bonifico, dunque anche di ricevere una paga o uno stipendio.

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