Chi intende aprire un conto corrente, è chiamato a compiere una scelta fondamentale: la banca. Non è una decisione da prendere a cuor leggero poiché, checché ne dica l’immaginario collettivo, il conto corrente non è una commodity e un conto corrente non vale l’altro. La scelta può incidere non solo dal punto di vista economico, ma anche operativo, determinando un consumo di risorse e, soprattutto, di tempo.
In questo articolo offriamo un piccolo ma esaustivo confronto tra banca classica e banca moderna, pensato appositamente per chi vorrebbe aprire un conto corrente.
Perché un confronto tra banca classica e banca moderna
Prima di tutto, è bene fare luci sulle ragioni di questo confronto, specificare perché il dubbio è più che legittimo. Ebbene, i motivi sono due.
Le banche moderne stanno aumentando di numero. Quello delle banche moderne, ovvero spiccatamente o esclusivamente digitali, non è certo un fenomeno nuovo. Tuttavia, è un fenomeno che sta vivendo un periodo di crescita costante, a tratti esponenziale. Dunque, anche il risparmiatore più conservatore non può fare a meno di interrogarsi sull’opportunità di cambiare registro e di optare per un “istituto digitale”. D’altronde, la presenza di realtà del genere è davvero imponente, difficile da ignorare.
Le banche classiche e le banche moderne possono anche essere diverse. Confrontare le banche classiche alle banche moderne, o per meglio dire prevalentemente digitali, è utile e necessario proprio in virtù della loro diversità. Confrontare, dunque, significa conoscerle a fondo, e conoscerle a fondo significa scegliere con cognizione di causa.
I tanti pregi della banca moderna
Sulle caratteristiche della banca classica ci sarebbe molto da dire. Tuttavia, buone parte delle caratteristiche salienti sono di dominio pubblico, e note a chi ha a avuto a che fare con un qualsiasi istituito.
Per quanto diffuse in Italia e più in generale nel mondo da parecchi anni, le banche moderne-digitali rappresentano parzialmente un oggetto del mistero, l’eccezione alla regola, un’alternativa sui generis all’approccio classico.
Il pregio più grande di queste banche è l’estrema comodità, la quale si riflette anche nell’atto di aprire un conto corrente. Una comodità che nasce, appunto, dal trasferimento della maggior parte delle attività nel contesto online. Se aprire un conto corrente presso una banca classica significa presentare molti documenti e firmare molte carte; farlo con un banca digitale significa spesso cimentarsi in qualche clic e nell’invio telematico della documentazione.
Un altro pregio riguarda anche i costi. Spesso, ma non sempre le banche digitali propongono prezzi inferiori, favoriti da un costo di gestione e mantenimento risicato, reso tale da una penuria di spazi fisici. Le banche moderne, o digitali se preferite, sono meno costose da mantenere, hanno una struttura più leggera, e ciò si ripercuote (in genere) sulla pressione economica a carico del correntista.
Il più grande limite della banca moderna
Fin qui, tutto bello. Le banche moderne-digitali sembrano realmente in grado di dare scacco matto a quelle tradizionali. Tuttavia, c’è un ma… Ed è un ma grosso.
Le banche digitali, in buona parte dei casi, non offrono un servizio di assistenza paragonabile a quello delle banche classiche. Non è una questione di competenze o di approcci, ma di mezzi. Il correntista delle banche classiche avverte la presenza della banca stessa, il suo supporto. In qualche modo, esercita un controllo sui rapporti, in quanto sa che, quando vuole, può sempre andare in filiale e sciogliere i suoi dubbi.
Non che le banche moderne o digitali non eroghino un servizio di assistenza tutt’altro. Molto semplice, a causa della distanza fisica e dell’impiego dei dispositivi digitali, percepisce di avere poco controllo sul rapporto tra egli stesso e la banca. Ciò può causare problemi sia concreti che astratti, ma sempre in grado di compromettere l’uso corretto degli strumenti.
Ciò, ovviamente, con la banca classica non accade. Il correntista può rivolgersi di persona con il consulente, magari ingaggiarlo per farsi consigliare in maniera efficace.
Una buona via di mezzo potrebbe essere la presenza di servizi avanzati di home banking. In questo modo, il correntista non rinuncia alla presenza fisica, ma allo stesso tempo gode della digitalizzazione dei servizi, per quanto possibile, agendo in autonomia, comodità e sicurezza.