Il Conto Corrente È Protetto Dal Fallimento Di Una Banca? Ecco Come

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In questo periodo turbolento, caratterizzato dal rialzo dei tassi per fronteggiare l’elevata inflazione, si stanno verificando anche alcune turbolenze nel settore bancario. Il fallimento di una banca risulta molto difficile da verificarsi, con tutti i sistemi di sicurezza messi in pratica dagli enti regolatori, ma purtroppo ci sono stati dei casi recenti che hanno contraddetto ciò. Ne sono l’esempio la Silicon Valley Bank e Credit Suisse. Quindi la domanda sorge spontanea: come proteggere il proprio conto corrente dal fallimento di un istituto di credito?

Quali Leggi Proteggono Un Conto Corrente Dal Fallimento Di Una Banca?

Le persone vogliono sicuramente che il proprio conto corrente sia protetto in qualunque modo dalla bancarotta di una banca. Fortunatamente, interviene la legge che dà un po’ di sicurezza sull’argomento. Prima di spiegare come si proteggono i conti correnti, bisogna spiegare per sommi capi il procedimento in caso di fallimento di una banca. La legge stabilisce che il curatore fallimentare, sotto la sorveglianza di un giudice delegato e del comitato dei creditori, svolga tutte le funzioni necessarie al fine di vendere i beni della banca fallita e soddisfare i creditori secondo un ordine stabilito dalla legge. Per attuare questo scenario, le risorse dei conti correnti possono essere utilizzate per pagare i creditori. E quindi che tipo di protezione hanno i correntisti a questo punto? Vediamolo nel prossimo paragrafo

Conto Corrente Protetto Dal Fallimento Con Il Fondo Interbancario Di Tutela Dei Depositi

Anche se le risorse di un conto corrente possono essere utilizzati per soddisfare i creditori, gli stessi sono protetti dal fallimento di una banca mediante il Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD). Questo fondo può coprire, nel nostro Paese, depositi a risparmio liberi o vincolati (conti di deposito), certificati di deposito e assegni per un importo massimo di 100.000 euro e 200.000 per i conti cointestati. In sette giorni lavorativi, il rimborso avverrà una volta che la liquidazione coatta della banca espleterà i suoi effetti. Per effetto delle priorità di soddisfazione dei debiti, i correntisti possono incorrere in perdite oppure in un ritardo del rimborso. Inoltre, i conti correnti con un saldo maggiore di 100.000 sono maggiormente a rischio in quanto la parte eccedente non è coperta dal FITD.

Eccezioni Sulla Protezione Del Conto Corrente Dal Fallimento Di Una Banca

Il Fondo Interbancario di tutela dei depositi copre il conto corrente di una PMI contro il fallimento di un istituto. Purtroppo, non copre quelli delle grandi imprese, investitori istituzionali o depositi da istituzioni finanziarie non bancarie. Fortunatamente ci sono delle eccezioni che coprono i conti eccedenti i 100.000 euro. Un esempio di queste eccezioni è la garanzia sui saldi temporanei elevati, entro i nove mesi dal fallimento. Esempio pratico: se si effettua una transazione e sul proprio conto corrente viene accreditata una somma quando la banca è già fallita, quelle somme non verranno perse.

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