Conto Corrente Senza Imposta di Bollo… Esiste Veramente?

Conti correnti

Il conto corrente senza imposto di bollo esiste? E’ una domanda più che legittima, dal momento che il primo imperativo del risparmiatore è contenere i costi e, non c’è dubbio, l’imposta bollo è un costo.

Per rispondere alla domanda è necessario intendersi sul significato di “conto corrente senza imposto di bollo”. Infatti, se con questa espressione si intende un conto corrente che sempre e comunque esenta dal pagamento di questa tassa, la ricerca si fa veramente difficile. Se invece si ragiona per condizioni, ovvero si cercano i requisiti che esonerano dal pagamento, la soluzione è decisamente a portata di mano.

Affrontiamo l’argomento in questo articolo, proponendo un focus sulla tassa e descrivendo i casi in cui è possibile usufruire di un conto corrente senza imposto di bollo.

Cos’è l’imposta di bollo e perché si paga

L’imposta di bollo è semplicemente… Un’imposta. E’ una tassa che l’amministrazione pubblica richiede per la gestione di un conto corrente (e non solo). Come per qualsiasi bollo, per esempio quello per l’auto, non si parla di cifre enormi, anzi siamo nell’ordine delle poche decine di euro, raramente si va a tre cifre.

Tuttavia, a differenza di altri “bolli”, l’entità dell’imposta non dipende dai volumi movimentati ma è fissa. O, per meglio dire, cambia solo da categoria a categoria. Svilupperemo questo punto nel prossimo paragrafo.

In questo, ci soffermiamo su un aspetto particolare. La maggior parte delle imposte di bollo (di nuovo, quello dell’automobile) costringe il titolare a occuparsene personalmente. Nel caso del conto corrente, la banca agisce da sostituto di imposta, detraendo quanto speso direttamente dal saldo del conto stesso.

Quanto incide l’imposta di bollo sui costi del conto corrente

Insomma, quanto costa l’imposta di bollo? Per fortuna, come abbiamo già detto, si parla di poche decine di euro, ma si può arrivare al centinaio. Va comunque fatta distinzione tra persona fisica o persona giuridica. Per intenderci, un cittadino comunque è definito persona fisica, mentre un’azienda, un’impresa, un ente è definito persona giuridica.

Ad ogni modo, le possibilità sono tre.

  • Imposta di bollo a 34,20 euro all’anno. Ciò accade quando il titolare del conto corrente è una persona fisica.
  • Imposta di bollo a 100 euro all’anno. Ciò accade quando il titolare del conto corrente è una persona giuridica.
  • Imposta di bollo…. A zero. Esatto, è possibile non pagare questa tassa. Nel prossimo paragrafo spieghiamo quando e perché.

I casi in cui non si paga l’imposta di bollo del conto corrente

Ebbene, i casi in cui non si paga la tassa, dunque in cui si opera effettivamente con un conto corrente senza imposto di bollo, sono tre. Due di questi si avverano sempre, in quanto procedono da una norma di legge. L’altro è a discrezione della banca.

  • Giacenza media sotto i 5.001 euro. Se il conto corrente ha una giacenza media annua pari o inferiore a 5.000 euro, allora non si deve rendere l’imposta di bollo. Questa regola è sempre presente, in quanto stabilita dalla legge, dunque tutte le banche devono sottostare. Tuttavia, vale solo quando il titolare è una persona fisica.
  • L’ISEE è inferiore a 8.000 euro. In questo caso, viene concessa l’esenzione dell’imposta di bollo. E’ una possibilità diffusa, ma non si tratta ancora della regola. L’accesso all’esenzione è garantito, però, solo a una seconda condizione: la presentazione dell’ISEE alla banca, che deve essere rinnovata ogni anno.
  • Il conto è esclusivamente online. Anche in questo caso, alcune banche online consentono di non pagare l’imposta di bollo. Non si tratta di una esenzione come nei due casi precedenti. A tutti gli effetti l’imposta viene pagata, ma non dal titolare del conto bensì dalla banca.
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