I Rendimenti Dei Conti Deposito Volano Insieme Ai Tassi

Conti deposito
Conti correnti

Con i diversi aumenti dei tassi d’interesse delle banche centrali, i conti correnti iniziano ad avere un buon rendimento. Nello specifico i conti deposito hanno iniziato a produrre i loro frutti, in conseguenza agli aumenti dei tassi della BCE, rendendo questo strumento appetibile e più competitivo anche dei Titoli di Stato. Secondo indagini avviate da alcuni aggregatori, nel 2023 questo strumento è diventato una buona soluzione per contrastare l’elevata inflazione nell’economia, reputandolo un modo sicuro per far fruttare la propria liquidità. Oltre questo, i conti deposito sono diventati più economici, grazie ad una riduzione dell’importo minimo di deposito, e flessibili perché il risparmiatore non è vincolato nel tenere bloccati i propri risparmi.

I Conti Deposito Sono Anche Garantiti Come I Normali Conti Correnti

Esattamente! Al pari dei conti correnti normali, i conti deposito sono garantiti dalla copertura del Fondo interbancario di tutela (fino a 100.000 euro). Il responsabile di Illimitybank Filipe Teixeira ha affermato che il vincolo allo stato attuale delle cose dei propri risparmi in questa tipologia di conti possa garantire il rimborso del capitale bloccato, oltre che una buona remunerazione in caso di scadenza dei termini previsti. È stato osservato, sempre dagli aggregatori, che il rendimento di un deposito vincolato a 18 mesi frutti in media un tasso lordo del 2,52%, dato molto buono considerando che i medesimi prodotti fruttavano l’1,7% nel 2022. Per un lasso temporale di 12 mesi la remunerazione lorda scende al 2,36%, sempre meglio dello 0,81% in media nel 2022; per i depositi a 6 mesi il rendimento è in media del 2,15% rispetto allo 0,62% del 2022. Considerando, invece, un orizzonte temporale di 5 anni il tasso lordo arriva anche al 4%

Conti Deposito Più In Voga Dei Titoli Di Stato

Il confronto tra i rendimenti dei conti deposito e dei Titoli di Stato, nello specifico i BTP a 5 anni, ha fatto emergere la convenienza dei primi. Nel dettaglio l’ultima asta avvenuta venerdì scorso, i BTP a 5 anni rendono il 3,84% lordo. C’è da specificare che i BTP sono uno strumento molto più liquido dei conti deposito. Quindi può essere venduto prima della sua scadenza effettiva: in questo caso si può incorrere in una perdita nel caso di forti oscillazioni del prezzo.

Il responsabile della direzione Capital Markets di Banca IFIS, Saverio Bonavita, ha dichiarato che l’attuale contesto di elevata inflazione e innalzamento dei tassi dopo anni di stagnazione, stanno rendendo i conti deposito appetibili sul mercato. Sempre Bonavita afferma che lo strumento in questione permette alle famiglie di vincolare la loro liquidità ed ottenere un rendimento che li protegga dall’erosione del potere d’acquisto.

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