Prima di parlare della pensione e di cosa succederà per coloro che l’accreditano sul proprio conto corrente, vediamo in cosa consiste la pensione e come si può distinguere. La pensione non è nient’altro che una rendita vitalizia corrisposta da un ente o società in forza di un rapporto obbligatorio. Si può dividere in pubblica e privata: la pensione pubblica viene erogata dagli enti previdenziali (INPS nel nostro caso) mediante il pagamento durante la vita lavorativa dei cosiddetti contributi. La pensione privata è quella rendita corrisposta da una società privata, in genere un ente assicurativo, mediante il pagamento di una somma mensile.
Nel caso italiano la prestazione previdenziale è prevista dall’articolo 38 della costituzione, in cui si recita che la pensione è una rendita vitalizia o temporanea “al permanere di condizioni particolari di bisogno secondo quanto stabilito dalle leggi speciali sulle assicurazioni sociali obbligatorie vigenti al momento della maturazione dei requisiti o dell’evento tutelato”. Per ottenere la pensione pubblica bisogna rispettare dei requisiti:
- Avere 66 anni e 7 mesi per la pensioni di vecchiaia, diversa dalla pensione di anzianità;
- Aver maturato 42 anni e 6 mesi di contributi per la pensione di anzianità
Le pensioni accreditate sul conto corrente equivalgono mediamente al 71% dello stipendio percepito durante il lavoro, mentre quella sociale equivale a 448 euro e la pensione con 25 anni di contributi corrisponde a 542 euro. Purtroppo gli accrediti sul conto corrente subiranno una sorpresa poco gradita, quale sarà?
Le Pensioni Sul Conto Corrente Subiranno Dei Rincari, Quali Sono
Nei tempi che stanno correndo, l’inflazione causata principalmente dai prezzi dell’energia e la guerra in Ucraina stanno abbassando il potere di acquisto dei percepitori di pensione, oltre alle spese del conto corrente che stanno aumentando in tutte le banche. Infatti, non solo il caro prezzi, ma anche le spese da parte delle banche per gestire un conto corrente stanno aumentando, scaricando questo maggior costo sui correntisti. Alcuni istituti hanno iniziato ad addebitare le spese riguardanti la gestione del c/c, come Mediobanca, mentre Unicredit ha alzato i costi di alcuni dei servizi che attualmente offre sui propri conti correnti. Gli aumenti sono diversi a seconda che l’istituto sia online o fisico. Nel primo caso i rincari sono arrivati mediamente fino al 13%, mentre per gli istituti fisici l’aumento si è fermato a circa il 5%