Perché tenere molta liquidità nel conto corrente è rischioso, oggi più che mai

Conti correnti

Gli italiani sono un popolo di risparmiatori. Lo si evince dal senso comune, dall’esperienza, ma anche dai dati sui conti correnti. Tuttavia, questa tendenza, se di norma cagiona distorsioni e problematiche (sia individuali che collettivi), rischia di generare conseguenze negative oggi più che mai. 

Approfondiamo l’argomento in questo articolo, fornendo contestualmente un consiglio utile e relativamente facile da seguire.

Un cambiamento di abitudini

Come già accennato, una delle abitudini in uso in italia è di mantenere una liquidità sul conto corrente a livelli superiori alla media europea. Ciò è dovuto a numerosi fattori, come a uno scetticismo più o meno marcato rispetto al mondo degli investimenti, piuttosto che a una propensione al rischio troppo bassa. Ma se negli anni scorsi la tendenza si è mantenuta più o meno sempre agli stessi livelli, senza retrocedere o avanzare, da un anno a questa parte le cose sembrano essere cambiate.

In particolare, si è assistito a un aumento ulteriore della liquidità nei conti correnti. In buona sostanza, le cifre “ferme” sono cresciute. E’ facile intuire la ragion d’essere di questo fenomeno: ad essere aumentata, prima ancora che la liquidità, è l’incertezza. I correntisti hanno paura per il loro futuro, stante le difficoltà sul fronte sanitario ed economico, quindi preferiscono non spendere e non investire. 

L’allarme è stato lanciato da più parti. D’altronde, il fenomeno ormai non appartiene solo all’Italia ma anzi coinvolge quasi tutti i paesi dell’Occidente. Non è un caso che molte banche stiano correndo ai ripari, cercando di imporre penali e restrizioni laddove è possibile farlo. Anche perché la crescita della liquidità è un danno, per loro e – in realtà – anche per i correntisti.

I rischi dell’eccessiva liquidità del conto corrente

All’apparenza, conservare tantissima liquidità nel conto corrente appare come la classica mossa di buon senso, un comportamento più vicino a quello della formica che a quello della cicala, per fare una metafora fiabesca. Tuttavia, al netto delle reali situazioni di necessità, si rivela spesso una pessima idea.

Lo è in ogni caso, a prescindere dal momento storico, in quanto conservare ampia liquidità significa privarsi degli investimenti e, di conseguenza, della possibilità di generare rendimenti. D’altronde, i tassi di interesse dei conti correnti sono sostanzialmente nulli.

E’ una pessima idea soprattutto oggi, in questo 2021. Il riferimento è a un fenomeno che, dalle nostre parti, non si sentiva nominare da molto tempo: l’aumento dell’inflazione. Esatto, finalmente anche in Europa i prezzi stanno aumentando. Per ora non in maniera considerevole, ma il percorso sembra tracciato.

L’inflazione è sostenuta dalle politiche monetaria della BCE e dalle contingenze storiche, che hanno posto uno squilibrio tra domanda e offerta. Un fenomeno simile, anzi di marca addirittura maggiore, lo si è visto negli Stati Uniti e in genere sta coinvolgendo tutto l’Occidente.

Una inflazione a livelli elevati, o anche solo sostenuti, erode il capitale. I conti correnti, se in passato erano in grado di compensare con i loro scarsi rendimenti l’altrettanto scarsa inflazione, oggi non sono più in grado di farlo. Non investire, conservare liquidità oltre il necessario, attualmente significa perdere denaro.

Un consiglio da seguire

Dunque, cosa fare? La risposta è semplice: prendere in considerazione degli investimenti. Sia chiaro, non è necessario avventurarsi nel trading più spinto, o cedere alle lusinghe di chissà quale prodotto finanziario. Molto banalmente, impegnate i vostri soldi in modo da recuperare, come minimo, il potere di acquisto eroso dall’inflazione.

L’offerta di prodotti di investimento è ampia e varia, in grado di soddisfare le esigenze di tutti, di sposarsi con qualsiasi profilo di rischio. Il consiglio è di affidarsi a un consulente, il quale può accompagnarvi nel percorso di investimento, suggerendo i prodotti più adatti alle vostre caratteristiche e alle vostre aspirazioni. D’altronde, per quanto potenzialmente profittevoli, i mercati sono sempre difficili da gestire. 

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