Quali Sono I Rischi Di Un Conto Corrente Negativo?

phishing
Conti correnti

Il conto corrente è uno strumento che nella realtà di oggi risulta di grande importanza per effettuare e ricevere pagamenti. Con la sua apertura, il correntista può avere una carta di credito o debito con cui effettuare operazioni di prelievo, versamento. Al C/C è associato un IBAN, il quale consente di ricevere ed inviare pagamenti. Gli utilizzi sono svariati, si può far accreditare lo stipendio, pagare le bollette e le rate di un mutuo, ma questi sono i più comuni utilizzi di un conto corrente.

Se previsto contrattualmente, la banca può autorizzare pagamenti dal tuo conto, anche se non si hanno le risorse disponibili per effettuarli. In questo caso, il conto va in negativo o in rosso. Per tempi molto brevi, la permanenza in territorio negativo non comporta nessun costo per il correntista, ma se la situazione si prolunga ci possono essere delle conseguenze.

Attenzione Al Conto Corrente In Rosso

Dal primo gennaio 2021, mediante una normativa europea recepita anche in Italia, tempi prolungati di scoperto sul conto corrente possono avere conseguenze negative, come ad esempio il blocco degli addebiti automatici, entrando in una situazione di morosità o default. La normativa stabilisce che per le PMI con debiti con la banca sotto il milione di euro, lo scoperto può essere massimo 100 euro, i quali diventano 500 euro se il debito è superiore. Altra condizione è che lo scoperto sia superiore all’1% del debito totale contratto con la banca. Il verificarsi di un default da parte di un soggetto, fa si che parta una segnalazione alla CRIF, ente di informazione finanziaria.

Oltre ai limiti di valore, ci sono anche quelli temporali. Generalmente lo scoperto non deve essere durare per più di 90 giorni, aumentati in 180 giorni in casi inusuali. C’è da specificare che, se previsto contrattualmente, il titolare del conto corrente può essere in rosso. Questa circostanza non è prevista dalla legge, ma è una sorta di favore che l’ente creditizio fa al cliente. Su queste somme di scoperto, il correntista dovrà pagare delle spese che possono essere commissioni od interessi.

Condividi: