Tre Buoni Motivi per NON Tenere Tanta Liquidità nel Conto Corrente

Conti correnti

Siete tra coloro che “amano” conservare molta liquidità nel proprio conto corrente?  Il vostro saldo disponibile riporta svariati zeri? Ebbene, fareste meglio a cambiare strategia, a snellire il conto corrente.

Conservare tanta liquidità nel conto corrente Infatti, espone a molti rischi, ovviamente di natura economica e finanziaria. Molto banalmente, in un modo o nell’altro rischiate di perdere del denaro.

Per quale motivo? A dire il vero i motivi sono più di uno punto li presentiamo in questo articolo.

Conto corrente pieno: un’errore che fanno in molti

Sia chiaro, Se avete la tendenza a conservare molto denaro nel conto corrente, o parcheggiare buona parte della vostra liquidità, non siete affatto soli. Anzi, siete decisamente in buona compagnia. Sono tantissimi i correntisti che, per un motivo o per un altro, si disinteressano del denaro presente nel loro conto, non investendolo e quindi esponendolo ad alcuni pericoli.

Non stiamo parlando di rischi per la sicurezza, per quanto essi siano tutt’altro che teorici, bensì di rischi di tipo patrimoniale. se si parcheggia molta liquidità nel conto corrente rischia  di pagare questa scelta a caro prezzo.

Di motivi per rinunciare a questo approccio ce ne sono tanti, ma quelli che balzano subito all’occhio sono in particolare tre.

Motivo #1: gli interessi sono infimi

Non ha alcun senso parcheggiare liquidità nel conto corrente, se quella liquidità non vi serve nel breve e medio periodo. Se non prevedete di spendere tantissimo denaro, per la precisione in una misura maggiore a quello che guadagnate regolarmente, allora state semplicemente perdendo un’occasione. Qualche decennio fa il conto corrente era considerato comunque un prodotto d’investimento, in quanto garantiva interessi di un certo tipo. Oggi, gli interessi nominalmente esistono, ma sono così bassi da risultare praticamente inutili.

Certamente potreste utilizzare il denaro presente nel conto per sottoscrivere prodotti di investimento, magari anche caratterizzati da un grado di sicurezza elevato, comunque in grado di offrire interessi sufficienti. Tra l’altro alcuni prodotti consentono di investire allo stesso tempo di recuperare la liquidità in tempi brevi (vedi conti deposito).

Motivo #2: il problema dell’nflazione

Non si investe solo per produrre ricchezza, per far fruttare il capitale. Nella maggior parte dei casi, i normali correntisti,coloro che mettono da parte il denaro  denaro semplicemente lavorando, investe per proteggerlo, il capitale. Da che cosa? La risposta è molto semplice, e la conoscono più o meno tutti: dall’inflazione.

L’inflazione è sempre un pericolo in quanto riduce il potere d’acquisto, Difatti fa perdere denaro se è questo non viene movimentato in modo sufficiente da generare un interesse.  Ma se rimane parcheggiato nel conto corrente è evidente che questo interesse non può essere maturato. in buona sostanza parcheggiare molta liquidità nel conto corrente significa rischiare che il proprio capitale venga eroso dall’inflazione.

Motivo #3: il conto corrente costa

Se la questione dell’inflazione e dei prodotti di investimento non mi ha convinto. se reputate l’aumento dei prezzi un rischio solamente astratto, parallelamente, non osate investire, potreste comunque prendere in considerazione un elemento particolare: i costi del conto corrente.

Infatti sono molto rari i casi in cui il conto corrente costa pochissimo o è completamente gratis. In genere, tra l’altro, i conti correnti di questo tipo non esprimono un livello di qualità tale da rendere agevole la gestione del denaro. Dunque, a prescindere da ciò che suggeriscono promozioni e offerte, il conto corrente ha un costo . Costa anche solo semplicemente tenerlo aperto.

Chi parcheggia la liquidità nel conto corrente senza sottoscrivere alcun prodotto di investimento, semplicemente subisce questo costo in maniera passiva. Chi invece investe e genera degli interessi a partire dal proprio capitale, affronta questo costo in maniera tutt’altro che passiva. Difatti, se si investe, come minimo ci si ripaga delle spese sostenute regolarmente per il mantenimento del conto corrente.

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