La risorsa più preziosa di un investitore è la conoscenza. Ma mentre molti (giustamente) profondono energie e impegno nella comprensione profonda nel mercato, nello studio dell’ambiente economico, nei tentativi di predire l’andamento dei prezzi, tanti altri perdono di vista alcune verità circa il mondo degli investimenti.
Verità basilari, che dovrebbero essere date per scontate ma a cui, spesso, non si fa riferimento con la giusta attenzione. In questo articolo ne elenchiamo cinque.
Il rischio di mercato esiste ed esisterà sempre
Una categoria di investitori particolarmente accorta è alla continua ricerca di investimenti a rischio zero, e che allo stesso tempo possano garantire dei profitti almeno decenti. La verità è che il rischio zero non esiste. Non esiste nella teoria, e nemmeno nella pratica. Ovviamente, rischio e rendimenti sono legati da un rapporto di proporzionalità inversa, sebbene ogni periodo abbia una sua specificità.
Metabolizzare questa verità significa accettare il rischio, e riuscire finalmente a pensare al rendimento con una mente sgombra dalla paura, dunque in modo più efficace. Il segreto, infatti, sta nell’individuare il proprio grado di accettazione del rischio, quello vero, basato non solo sulle percezioni personali ma anche sulle proprie risorse economiche… E agire di conseguenza.
Nel lungo periodo i mercati tendono a compensare le perdite
Questa è una verità dimostrata da decenni e decenni di osservazione e studio dei mercati. E’ anche la verità meno intuitiva di tutti, dal momento che dimostra se stessa solo nel lungo periodo. Tuttavia, appare di semplice comprensione, se si analizzano i trend adottando un campo largo.
Si nota, infatti, che anche le crisi più profonde, persino quelle con risvolti apocalittici, tendono a essere compensate dopo un po’ di tempo. L’esempio più emblematico è anche quello più recente. A marzo 2020 sembrava che il mondo degli investimenti fosse a un passo del crollo più totale, e in effetti si è reso partecipe di svalutazioni trasversali e profondissime. Dopo un anno, almeno da questo punto di vista, è “quasi” tutto tornato alla normalità. Questa semplice e allo stesso tempo controintuitiva verità pone in essere un ragionamento sull’eventuale preferenza da accordare agli investimenti a lungo termine.
I tassi saranno basso per molto tempo.
Ne abbiamo già fatto cenno: ogni periodo storico ha una sua specificità. Il periodo attuale, se si escludono poche eccezioni, suggerisce una condizione di inflazione piuttosto bassa. In alcuni casi, come quello europeo, addirittura molto vicina allo zero. Ciò ha posto in essere la necessità, da parte delle banche centrali, di abbassare i tassi di interesse. Di conseguenza, anche i rendimenti di tutti gli investimenti sono più bassi di quanto non lo sarebbero stati venti o trent’anni fa.
Questa condizione dura ormai da una dozzina d’anni e potrebbe durare ancora a lungo, a giudicare dall’approccio (sacrosanto) delle banche centrale all’emergenza economico-sanitaria: le politiche monetarie sono ultraespansive un po’ ovunque.
La volatilità è una delle cifre di questi tempi
Se restringiamo il campo all’ultimo anno, possiamo notare un aumento della volatilità. Si tratta di una verità contingente, che potrebbe esaurire i suoi effetti molto presto, ma va presa in considerazione.
La volatilità è dovuta in particolare all’influenza dell’ambiente economico, politico e sociale, che oggi è più forte che mai. Gli investitori versano in una condizione di vigile attesa, a volte di allarme, e sono più reattivi di quanto non fossero qualche anno fa.
Non esiste profitto senza impegno
Potremmo definire questa verità come “universale”. E’ anche una delle meglio assimilate, almeno da chi svolge l’attività di investitore ormai da qualche tempo. D’altronde, ha avuto modo di impararla sulla propria pelle. Nessun pasto è gratis, recita un famoso proverbio, e ciò vale anche per il mondo degli investimenti.
Ciò apre una riflessione sulla formazione, che è il primo appuntamento con lo spirito di sacrificio. Imparare e mettere in pratica, alla fine è questo il nocciolo dei doveri che gli investitori ha nei confronti di se stesso.
Certo, vi è un’alternativa più che percorribile. Farsi aiutare da una figura esperta, da un consulente. E’ una scelta che paga, e non solo nel lungo termine.