Tre Colori Per Definire Gli Investimenti Della Finanza Sostenibile

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Nella recente normativa inerente alla transizione energetica, si definisce una distinzione a tre colori per riconoscere le attività con un impatto notevole sull’ambiente. La proposta è stata fatta dalla Piattaforma Europea per la finanza sostenibile. Questa organizzazione è formata da esperti della finanza sostenibile, i quali forniscono servizi di consulenza per far nascere questo sistema di classificazione a colori degli investimenti. L’argomento è al centro dell’attenzione dei politici del Parlamento Europeo, in quanto si vuole includere anche il gas ed il nucleare tra gli investimenti green. Quest’ultime fonti sono considerate di carattere transitorio, atte ad accompagnare la transizione energetica verso fonti più sostenibili.

La Piattaforma europea per la finanza sostenibile è un ente formato dai massimi esperti di investimenti green, formata dalla Commissione Europea per assistere gli organi UE alla creazione della tassonomia UE. All’interno di quest’organizzazione sono presenti figure provenienti dall’industria, funzionari pubblici ed accademici.

Finanza Sostenibile: I Colori Proposti Dalla Piattaforma Europea

La classificazione dei massimi esperti di finanza sostenibile si sostanzia in tre colori: verde, arancione e rosso, come il semaforo agli incroci stradali. Nei report dell’ente, il coloro rosso è da imputarsi a fonti energetiche molto inquinanti; il colore arancione è dedicato alle fonti energetiche di transizione; il verde indica fonti energetiche sostenibili. Quest’approccio ha posto una soluzione a come considerare gas e nucleare, considerate fonti di transizione.

Purtroppo questa definizione da parte degli esperti della finanza sostenibile non è ben accetta da alcuni Paesi dell’Unione Europea. Anche la Banca Europea per gli Investimenti ha posto la sua opposizione, sostanziandosi nel non utilizzo di questo strumento. Questi scontri derivano principalmente dall’inclusione dell’energia nucleare e del gas tra le energie green. L’opposizione arriva dai seguenti Paesi: Austria, Spagna, Danimarca e Lussemburgo. Secondo l’opinione di questi Stati, l’inserimento di gas e nucleare nelle fonti green potrebbe compromettere l’avanzamento tecnologico ed ecologico, visto che possono essere utilizzati tranquillamente senza sanzioni ambientali.

Infatti un gruppo di eurodeputati ha richiesto l’esclusione del gas naturale dalla tassonomia, a causa del conflitto che sta attanagliando l’Ucraina nella morsa della Russia. Altra motivazione è il distaccamento dell’economia europea dal gas russo, da cui l’Europa è molto dipendente. In ragione di un possibile rallentamento degli investimenti in ambito di finanza sostenibile e del conflitto Ucraina-Russia, questo gruppo richiedeva l’eliminazione del gas tra queste fonti green e bloccare le costruzioni di centrali elettriche alimentate da questa fonte.

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