Investire capitali di media grandezza è una esigenza di molti, anche perché non sono affatto rari. Un capitale nell’ordine delle poche decine di migliaia di euro può essere maturato con l’esercizio di una professione (dipendente o autonoma) mediamente retribuita.
Tuttavia, investire capitali di questo tipo può rivelarsi più complicato del previsto. Ne parliamo in questo articolo, parlando delle difficoltà che l’investitore medio incontro e fornendo qualche consiglio per quanto concerne, in primis, il mindset, ovvero il giusto atteggiamento mentale da tenere.
La questione del capitale
Perchè è complicato gestire capitali di media grandezza, nell’ordine delle poche decine di migliaia di euro? Analizzando la questione da una prospettiva più ampia, potrebbe rivelarsi più difficile rispetto alla gestione di capitali piccoli, per non parlare di quelli grandi.
I capitoli ridotti, infatti, impongono in genere una prudenza maggiore, in quanto nella stragrande maggioranza dei casi chi può mettere sul tavolo cifre di piccola entità non può permettersi un’esposizione al rischio significativa. Dunque, in quel caso specifico, il problema non si pone, la strada è praticamente tracciata.
Chi invece dispone di capitali ingenti, che vanno oltre le centinaia di migliaia di euro o, addirittura, superano il milione, in genere non soffre di problemi economici. Dunque, almeno in linea teoria, può permettersi di rischiare qualcosa in più. In questo caso, vi è l’imbarazzo della scelta, le possibilità sono numerose.
Chi, infine, dispone di capitali medi si trova a metà del guado. Sarebbe un peccato prodursi in rendimenti risicati, magari appena sufficienti a sconfiggere l’inflazione. Allo stesso modo, non può permettersi grandi rischi, anche perché – molto banalmente – nella maggior parte dei casi non è ricco.
Occorre trovare un equilibrio, che deve essere frutto da un lato di scelte ponderate e dall’altro di una definizione degli obiettivi.
Una decisione da prendere nell’immediato
La prima scelta che chi detiene un capitale medio deve affrontare riguarda proprio il ruolo. Il bivio pone in essere due alternative: investire il denaro in modo indipendente, farsi guidare da un consulente finanziario.
Non è una questione di poco conto. Nel primo caso, gode di una libertà assoluta; nel secondo si affida a un professionista, anche se ciò comporta un pagamento di un fee o di commissioni.
La seconda alternativa sarebbe più corretta, anche perché si espelle dalla partita un ulteriore elemento di rischio: la difficoltà nel comprendere il mercato, di elaborare una strategia e di prendere delle decisioni anche sofferte.
Ad ogni modo, se optate per il percorso autonomo, abbiate cura di coltivare non solo il vostro bagaglio tecnico, ma anche la vostra mentalità. Per sopravvivere a questa difficile prova, in estrema sintesi, è necessario acquisire il giusto mindset.
Il giusto mindset di chi investe capitali medi
La questione del mindset è complessa, ma cerchiamo di riassumerla il più possibile, elencando alcuni degli atteggiamenti che possono risultare utili, se non determinanti.
Bando alle emozioni. L’investitore con il giusto mindset non si fa guidare dalle emozioni. Non che non provi paura, smarrimento e – perché no – euforia. Semplicemente, non deve dar loro ascolto. Piuttosto, deve approcciarsi ai mercati in modo analitico, facendo riferimento ai dati e alle evidenze oggettive.
Il corretto rapporto con il tempo. Ciò comporta anche una diversa concezione del tempo, non come risorsa bensì come strumento. Prendersi il tempo necessario non significa necessariamente perdere occasioni, bensì riuscire ad analizzare il mercato in tutta la sua profondità, traendo gli elementi funzionali a un investimento potenzialmente redditizio.
Senza fretta ma senza indugio. La questione del tempo riguarda anche l’attività di valutazione. Il giusto mindset, nella fattispecie, suggerisce la necessità di attendere che gli investimenti facciano il proprio corso, prima di cassarli definitivamente.
Il concetto di rischio. Infine, il rischio. Gli investitori che si caratterizzano per il giusto mindset, gestiscono il rischio anche in relazione alle proprie esigenze e alle proprie condizioni di vita. Un investimento può essere rischioso per un individuo e meno rischio per un altro. Dipende da quanto può perdere, da quanto impiegherebbe per recuperare la perdita etc. In questo caso, è necessaria una certa flessibilità.