Mercati Asiatici: Come si Comporteranno nel 2021

Investimenti

I mercati asiatici attirano da sempre l’attenzione di investitori grandi e piccoli, nonché dei normali risparmiatori, spesso ben consigliati dai consulenti finanziari. Il 2021 tuttavia riserva molte incertezze per quanto concerne i mercati asiatici, come ne riserva per tutti gli altri mercati del resto. Allo stesso tempo, è evidente che i mercati asiatici offrano qualche spunto di riflessione in più rispetto all’Occidente, se non altro per le diverse strade che i due mondi hanno percorso in questo terribile e strano.

In questo articolo, facciamo il punto della situazione, cercando di comprendere come si comporteranno i mercati asiatici nel 2021.

La Cina, ancora una volta traino dei mercati asiatici

E’ impossibile parlare di mercati asiatici senza fare riferimento alla Cina. Il colosso asiatico ha tenuto botta in questo 2020, crescendo mentre le economie occidentali crollavano. Tuttavia, la crescita cinese si è rivelata inferiore rispetto agli altri anni, a causa principalmente dei problemi sanitari che l’hanno afflitta durante il primo trimestre ma anche per via delle tensioni commerciali che hanno caratterizzato i rapporti con gli Stati Uniti.

Ad ogni modo, gli analisti si aspettano che la Cina continui sul percorso di crescita graduale, certo consistente ma lontana dai fasti degli anni scorsi. Ciò dovrebbe a sua volta causare un allentamento monetario modesto da parte della banca centrale cinese, che dunque potrebbe continuare a sostenere in maniera vigorosa l’economia per tutto il 2021.

La situazione degli altri paesi asiatici

Per quanto concerne gli altri paesi asiatici, soprattutto quelli del sud est, regna l’incertezza. Infatti, questi paesi sono abituato ad attrarre pesanti investimenti esteri e, allo stesso tempo, trarre parecchio reddito dall’esportazione di materie prime. Tutte attività che dipendono in maniera drammatica dalla domanda globale.

Dunque, ragionare sulle performance di questi asiatici significa ragionare sulle performance dell’economia globale. Per ora, nonostante i colpi di scena “sanitari” (vedi diffusione della nuova variante Covid) le prospettive sono buone. Il riferimento è ovviamente ai vaccini, che già nel 2021 dovrebbero riportare il mondo a un qualcosa di molto vicino alla normalità. Se così fosse, l’economia globale si instraderebbe in un percorso di ripresa, con ovvie e positive ricadute sulla domanda globale e, in ultima istanza, sulle performance dei paesi asiatici.

Queste dinamiche non riguardano solo i paesi del sudest asiatico ma, in generale, tutte le economie emergenti che fanno affidamento sia sugli investimenti esteri sia sulle esportazioni di materie prime. L’Indonesia, in questo quadretto, risalta particolarmente ma l’attenzione potrebbe spostarsi anche su Perù e Messico.

Gli USA al bivio

Cosa c’entrano gli Usa con i mercati asiatici? Di base, poco…  Come anche con gli emergenti. D’altronde, sono la prima economia del mondo, nonostante i cali di Prodotto Interno Lordo dell’ultimo anno. Tuttavia, le vicende del colosso americano terranno banco, anche relativamente ai mercati asiatici. Il riferimento è chiaramente ai rapporti con la Cina, messi a dura prova dall’amministrazione Trump. Ebbene, tutto fa pensare che il nuovo corso della presidenza USA possa riportare le lancette dell’orologio al 2015, e aprire scenari favorevoli agli scambi commerciali USA-Cina, con tutto ciò che ne consegue per lo sviluppo e le performance dei mercati asiatici.

L’approccio di Joe Biden dovrebbe conferire ordine e stabilità al commercio mondiale, per quanto ciò si traduca in un passaggio corposo di capitale verso i mercati emergenti e, in particolare asiatici.

Tuttavia, non è detto che ciò accada immediatamente, e che sortisca i suoi effetti nel breve periodo. C’è molto da ricucire e tanto altro da discutere. Il riassetto dei rapporti tra cinesi e americani potrebbe richiedere parecchio tempo, trasformando, da questo punto di vista almeno, i primi mesi del 2021 in un qualcosa di molto vicino al 2020 (e agli anni immediatamente precedenti). Ad ogni modo, le prospettive sono buone, e gli analisti si aspettano una progressiva distensione.

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