Oltre le grandi banche centrali mondiali, come BCE, FED, BOE ecc., anche i governi mondiali hanno messo in campo ingenti sostegni per fronteggiare la diffusione della pandemia. Questi aiuti hanno avuti i loro effetti sui mercati finanziari, soprattutto nei comparti azionario ed obbligazionario. I governi hanno concentrato le loro forze sulla messa a punto di politiche di spesa ed entrata pubbliche, andando ad analizzare quali potevano essere le azioni che avrebbero sostenuto l’economia nazionale.
I programmi per i sostegni spaziano da programmi di spesa a vario titolo e meccanismi per ridurre il peso fiscale sui bilanci privati. Questi provvedimenti stanno ancora avendo i loro effetti all’interno dell’economia reale, quindi sulle piccole e grandi società. Quindi le società quotate non sono escluse dagli aiuti e gli stessi stanno influenzando ed influenzeranno la loro quotazione nel breve e lungo termine. Oltre ai titoli azionari anche le obbligazioni corporate hanno subito gli effetti di questi sostegni.
La pandemia ha fatto sviluppare una certa fantasia in termini di sostegni, nel senso che il mondo politico non era pronto a questa situazione e quindi si è un po’ improvvisato. I trasferimenti di questi aiuti variano da Stato a Stato, ma la sostanza rimane la stessa: aiutare le famiglie e far rimanere stabile ed in movimento l’attività economica del Paese. Questa pandemia ha provocato un’impennata dei deficit finanziari dei singoli stati. Si pensi che negli USA il deficit 2020 era di 3 trilioni di dollari rispetto ad 1 trilione nel 2019, mentre nel 2021 lo stesso si è ridotto a 2,7 trilioni di dollari. Stesse conseguenze in Italia, il cui deficit è arrivato a quasi 200 miliardi di euro, circa il 10% del PIL.
Cosa Aspettarsi Dopo Eliminazione Dei Sostegni
Con l’avvicinarsi della possibile fine della pandemia, i sostegni alle famiglie ed alle aziende dovrebbero ridursi gradualmente, le modalità variano da Stato a Stato. Sicuramente la scomparsa graduale degli aiuti avverrà già dal 2022. Con un numero di aiuti nettamente minore rispetto al 2021 e 2020. Ciò andrà ad impattare anche sui diversi strumenti finanziari (azioni, obbligazioni corporate e statali ecc.) creando opportunità d’investimento, ma si avranno nuovi rischi da cui proteggersi.
Effetti Scomparsa Sostegni Sul Mercato Azionario
I sostegni per quanto possano essere importanti per sostenere l’economia, dovranno gradualmente sparire per ritornare ad una situazione ottimale. Per le grandi aziende molto capitalizzate, non essendo dipendenti da situazioni specifiche, con riguardo al settore ed area geografica, lo scenario rimane positivo. Molto probabile che la riduzione degli aiuti può creare delle spaccature tra diversi settori o diverse aree geografiche. In questo contesto, le società dal punto di vista territoriale e settoriale molto diversificate, potrebbero mitigare molto bene gli effetti provocati dalla fine dei sostegni.
Discorso diverso per le PMI, più legate ai contesti locali ed agli andamenti settoriali. In questo momento storico, le aziende di questo tipo sono state aiutate, chi era più o meno in difficoltà. Una volta eliminati i sostegni, le differenze tra le varie aziende, aree geografiche e settori di attività si farà certamente sentire. Ci saranno società che beneficeranno delle prospettive di crescita positive del 2022, altre che potrebbero arrancare e chiudere i battenti.
Cosa Centrano Le Obbligazioni Con I Sostegni?
Sul lato delle obbligazioni statali, l’alleggerimento dei sostegni sicuramente aiuterà a ridurre il deficit statale e quindi ridurre la domanda di risorse finanziarie sul mercato dei capitali. Purtroppo restano validi i malus derivanti dall’attuale situazione inflazionistica che sta erodendo velocemente potere di acquisto e dalla fine del Quantitative Easing.
Per quanto riguarda le obbligazioni corporate, quelle classificate “investment grade” non subiranno grandi contraccolpi provenienti dalla riduzione dei sostegni pubblici. Il contesto di crescita avviato con questi aiuti rimane positivo. Altri sono gli aspetti preoccupanti, la solita inflazione e la modifica dei tassi da parte delle autorità monetarie centrali (BCE e FED per intenderci). Per le obbligazioni “junk” (spazzatura), acquistate solo a fini speculativi, le conseguenze saranno molte pesanti. La fine degli aiuti, dati a tutti indistintamente, getterà nel panico il comparto. Da questo si attende un periodo di elevati tassi di fallimento.