In questo articolo offriamo una panoramica di quanto accaduto nell’azionario durante la settimana dal 13 al 17 luglio 2020. Una settimana che si è rivelata, lo anticipiamo subito, molto positiva. I maggiori indici, sia globali che di borsa, hanno registrato performance più che buone, con alcune punte di eccellenza per ciò che concerne l’Europa.
Ed è proprio la situazione in Europa ad aver trainato la ripresa dei mercati, che non potevano ignorare l’inizio dei negoziati per il Recovery Fund, a cui gli investitori hanno guardato con fiducia (ben riposta, visto l’esito). L’unica nota stonata è suonata dalla Cina, che pur avendo recuperato gran parte della sua produzione rimane indietro per ciò che concerne i consumi.
Di seguito, analizzeremo le performance dei principali indici globali, dei più importanti indici di borsa e dei vari settori.
Le performance degli indici globali
Partiamo dall’MSCI World, che registra una performance abbondantemente positiva. Rispetto alla settimana precedente fa segnare un discreto +1,2%. Tuttavia, rimane ancora leggermente sotto rispetto all’inizio dell’anno (-1,2%), pur segnando una crescita del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A trainare il mercato, come dicevamo, è però l’Europa, che fa segnare un confortante +2,2% rispetto alla settimana precedente. Rimane ancora ampio il distacco rispetto gennaio (-8,0%) e lo stesso periodo del 2019 (-2,6%).
Va abbastanza male per la Cina, che registra un pessimo -4,6% rispetto alla settimana prima, tuttavia confermandosi sopra rispetto sia l’inizio dell’anno sia rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso (+11,7% e +21,1%)
Le performance degli indici di borsa
Per quanto riguarda gli indici di borsa, tutti o quasi quelli più importanti fanno segnare performance ottime. In testa troviamo il nostro FTSE MiB, che fa +3,3% rispetto alla settimana precedente, ma rimane al -11,7% rispetto al 1° gennaio 2020 e al -5,2% rispetto alla seconda settima di luglio del 2019.
Numeri simili per il britannico FTSE 100, che totalizza rispettivamente +3,2%, -15,1% e -13,3%.
Subito dietro troviamo il DAX e il CAC 40. L’indice tedesco registra il +2,3% rispetto alla settimana precedente, il -2,5% rispetto all’inizio dell’anno, il +4,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’indice francese invece registra rispettivamente il +2,1%, il -13,5% e il -16,9%.
Lo spagnolo IBEX performa meno bene. Nello specifico registra il +1,6% rispetto alla settimana precedente, il -20,2% rispetto a gennaio e il -16,9% rispetto a dodici mesi fa.
Performance meno esaltanti per l’americano S&P 500, invece. Rispetto alla settimana precedente fa “solo” il +1,3%, ma è comunque su rispetto il 1° gennaio 2019 (+0,9%) e rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso (+10,2%).
Le performance dei settori
Per quanto concerne i settori, se la sono cavata egregiamente tutti quelli che, in un modo o nell’altro, segnalano una ripresa dell’economia. Sicché a fungere da traino è l’Industria, che registra il +4,0% rispetto alla settimana precedente, il -9,2% rispetto a inizio anno e il -2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ottime performance, anzi persino migliori, per la Sanità, che si giova delle buone notizie sul fronte terapie e vaccini. Il settore fa rispettivamente +4,1%, +7,5%, +21,0%.
Ulteriore segnale di una ripresa che, per quanto lenta, c’è è la performance del settore Energia, che è stato quello più colpito dalla pandemia. Rispettivamente sulla settimana precedente, sull’inizio dell’anno e sullo stesso periodo dell’anno scorso registra +2,7%, -31,2%, -30,3%.
Ad andare peggio di tutti sono i settori che, di contro, sono andati benissimo durante il lockdown (e non è un caso) Telecomunicazioni e Tecnologia. Il primo registra -1,0%, +6,4%, +13,0%. Il secondo, invece, registra -0,9%, -19,1%, -13,5%.