Report Azionario 6 – 10 luglio 2020: Mercati Incerti

Investimenti

Dopo la parziale ripresa delle settimane passate, l’azionario ha espresso nella prima settimana di luglio una condizione di pesante incertezza. A incidere è stata la doccia fredda di chi credeva in una ripresa lineare.

Il tempo delle chiusure estreme, dei lockdown “all’italiana”, come vengono chiamati, è finito. Tuttavia, la drammatica risalita della curva epidemica in alcuni paesi frena i consumi e le attività produttive. Consumatori, imprese e istituzioni non osano ancora tornare alla normalità. Questa dinamica riguarda soprattutto paesi come Stati Uniti, Brasile, Cile e altri dell’America Latina.

Tutto ciò si è tradotto in una performance a metà strada tra il buono e il cattivo, simbolo dell’altalena speranza-delusione che ha contraddistinto le ultime settimane. Ma andiamo con ordine, analizzando come al solito le performance della settimana passata, ovvero quella dal 6 al 10 luglio 2020.

Le performance degli indicatori globali

Incertezza a parte, l’MSCI World, che rappresenta un po’ quanto di meglio ci possa essere nell’azionario a livello globale, fa segnare un discreto +1,6% rispetto alla settimana precedente. Rimane però ancora sotto di 2,3 punti rispetto all’inizio dell’anno. In compenso, si pone sul +5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Tra gli MSCI “regionali” a fare meglio è quello cinese, che registra addirittura un +9,0% rispetto alla settimana scorsa. Rispetto all’inizio dell’anno si pone al +17,1% e rispetto allo stesso periodo del 2019 addirittura al +28,8%.

La peggiore performance è appannaggio dell’MSCI Europe, che fa segnare -0,5% sulla settimana precedente. Ancora ampio lo scarto rispetto all’inizio del 2020 (-10,0%) e rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-4,7%).

Paradossalmente, l’MSCI Brazil è protagonista di una buona performance. Rispettivamente sulla settimana precedente, sull’inizio dell’anno e sullo stesso periodo dell’anno scorso fa segnare +3,7% -12,3% – 4,0% (ha ridotto il divario).

Le performance degli indici di borsa

Per quanto riguarda i normali indici di borsa, va segnalato un calo diffuso. L’unico con un deciso segno più è lo S&P 500, che comunque non va oltre il +1,8% rispetto alla settimana precedente. Sul primo dell’anno segna un timido -0,4% mentre sullo stesso periodo del 2019 fa segnare un buon +8,5%.

Male gli indici europei, eccetto il FTSE Mib e il DAX. L’indice italiano appare però quasi stazionario: +0,2% rispetto alla settimana precedente, ma rimane comunque abbondantemente sotto le performance di inizio anno (-14,5%) e dello stesso periodo del 2019 (-8,0%).  L’indice tedesco fa invece +0,8% sulla settimana precedente, rimane sotto la performance di inizio anno (-4,6%) ma si porta sopra la performance dello stesso periodo dell’anno scorso (+2,1%).

In rosso il CAC 40 e l’IBEX. L’indice francese registra rispettivamente -0,5%, -15,3%, -8,8% (di nuovo, sulla settimana precedente sull’inizio dell’anno sullo stesso periodo del 2019). L’indice spagnolo fa invece -0,7%, -21,5%, -17,9%.

Le performance dei settori

Per quanto riguarda i settori, invece, è accaduto un fenomeno all’apparenza contraddittorio: sia l’industria che la sanità, in questo periodo legati da una correlazione negativa, scendono entrambi. Nello specifico, l’industria fa il -0,7% rispetto alla settimana precedente (rimanendo al -12,7% rispetto al 1° gennaio 2020 e al -6,0% rispetto allo stesso periodo del 2019). Idem per la sanità (che per il resto fa +3,3% e +14,9).

Questo doppio calo è dovuto da un lato alla messa in discussione della ripresa; dall’altro (forse) ad alcune brutte notizie sul fronte vaccini, riguardanti la scarsa risposta anticorpale degli ex malati di Covid.

A fare peggio è però il settore energia che totalizza -3,1%, -33,1%, -33,7%. Come potete vedere soprattutto dalle ultime due percentuali, è quello che ha sofferto di più per la crisi coronavirus.

Il settore che fa meglio è quello dei Beni di consumo discrezionale, che fa rispettivamente +5,1%, +10,0%, +17,1%.

Performance simili per i settori tecnologico e telecomunicazioni.

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