Come Investire in Modo Intelligente: Pazienza, Buonsenso ed Equilibrio

Risparmio

Come investire in modo intelligente? Per molti, è la classica domanda da un milione di dollari. In realtà esistono alcuni semplice accorgimenti che possono essere messi in pratica da chiunque, dai piccoli risparmiatori come ai grandi investitori. Consigli che abbracciano la sfera della tecnica ma anche della psicologia.

Investire “bene” è una questione di approccio. Certo non esistono bacchette magiche, trucchetti e formule vincenti a prescindere. E’ indubbio però che le buone pratiche consentano di minimizzare il rischio di perdere capitale e massimizzare le prospettive di guadagno.

Gli accorgimenti più efficaci in realtà consistono nel mettere in pratica tre valori fondamentali: la pazienza, il buonsenso e l’equilibrio. Virtù utili in ogni campo nella vita, ma che in questo caso vengono declinati in modo specifico.

Investire in modo intelligente: il valore della pazienza

Chi si chiede come investire in modo intelligente dovrebbe in primo luogo comprendere cosa si intende, nel caso specifico degli investimenti, per “intelligenza”.

Può significare molte cose, e tra queste spicca “pazienza”. Esatto, pazienza è sinonimo di intelligenza. A dimostrarlo sono il presente e il futuro dei mercati finanziari. Negli ultimi anni significativi accenni di ripresa si sono risolti in ribassi ancora più consistenti. Allo stesso modo trend che mostravano un ribasso si sono risolti in riprese vere e proprie. Questi “falsi movimenti”, questi errori di prospettiva sono molto frequenti quando la situazione è caotica, quando i mercati sono in fase di attesa. Il rischio di prendere cantonate è alto.

Dunque, come agire? Molto semplice… Portando pazienza. Solo nel lungo periodo è possibile intravedere trend forti, indirizzi sui quali basare i propri investimenti. Nel lungo periodo tutte le oscillazioni si appianano, gli eventuali cali vengono assorbiti, così come i massimi. Nel lungo periodo, uno strumento esprime le sue potenzialità, nel bene e nel male (in relazione al periodo).

Tutto ciò si traduce in una preferenza per il lungo termine. Un investimento di lungo termine è spesso un buon investimento, specie se il mercato esprime incertezza.

Investire bene… Praticando l’equilibrio

Di nuovo, cosa si intende per equilibrio quando si parla di investimento? Nello specifico, si fa riferimento all’equilibrio tra la volontà di guadagnare sempre di più e l’oggettiva situazione del mercato.

Quando il mercato esprime una opportunità, magari un aumento dei prezzi degli strumenti in proprio possesso, le alternative sono due:

  • Mantenere aperta la posizione, nella speranza di ottenere un profitto ancora più elevato;
  • Abbandonare la posizione e passare all’incasso.

Ovviamente, la prima alternativa non è sempre negativa, così come la seconda non è sempre positiva. Occorre appunto trovare un punto di equilibrio, dunque evitare di fare il passo più lungo della gamba.

Certamente, mantenere la posizione sempre e comunque, anche in presenza di un trend positivo, è rischioso. Chi adotta questo approccio è destinato prima o poi a fare la fine di Icaro. L’avidità fa male, anche (e soprattutto) quando si pratica un’attività speculativa.

Investire, evitare le perdite, guadagnare: il valore del buonsenso

Infine, il buonsenso. Anche in questo caso, il buonsenso è un valore universale, che va messo in pratica in ogni ambito della vita. Ma… Come si declina nell’attività di investimento? Molto semplicemente, riconoscendo le proprie potenzialità e i propri limiti. Capendo che è bene fermarsi, e chiedere un supporto.

Insomma, per investire bene è necessario farsi consigliare da un professionista, farsi indirizzare da un buon consulente finanziario. 

Praticare il buon senso significa riconoscere che ognuno svolge la sua professione, e che è impossibile sapere tutto di ogni cosa. Ciò vale anche per l’attività di investimento.

L’invito è ovviamente di informarsi, di studiare, di maturare – perché no – le competenze da investitore. Allo stesso tempo, però, è bene non rinunciare mai al contributo di chi della conoscenza dei mercati e della ricerca delle soluzioni per piccoli e grandi investitori ne ha fatto una professione.

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