Il conto deposito è uno strumento di investimento che può riservare molte soddisfazioni. L’argomento è più complicato di quanto possa sembrare, se non altro perché l’offerta è andata espandendosi nel corso degli ultimi anni.
Ad oggi, infatti, molte banche mettono a disposizione almeno un conto deposito, e uno non vale l’altro. In questo articolo, una panoramica sul prodotto e qualche buon motivo per prenderlo in considerazione.
Cos’è il conto deposito
Il conto deposito è un prodotto di investimento che prevede il deposito di una sommo, più o meno vincolato, in cambio di un interesse. Esistono conti depositi vincolati e liberi. Nel primo caso, a rischio di costose penali, non è possibile recuperare il denaro prima della scadenza. Nel secondo caso, è possibile “ri-trasferire” il denaro dal conto deposito al conto corrente. In genere, i conti deposito vincolati offrono dei rendimenti maggiori rispetto ai conti deposito vincolato.
Nella stragrande maggioranza dei casi, le scadenze sono a medio termine. Si va da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni.
Perché prendere in considerazione il conto deposito
Il conto deposito non è un prodotto di investimento di recente invenzione. Anzi, è a disposizione dei correntisti da parecchio tempo. Tuttavia, ultimamente sta vivendo una seconda giovinezza, soprattutto a causa della perdita di attrattiva, in una prospettiva di rendimento, del conto corrente. Ma i motivi per prendere in considerazione il conto deposito non finiscono qui. Ecco i quattro principali.
E’ sicuro e tutelato. Il conto deposito è sicuro “quasi” come un conto corrente ma, in compenso, offre rendimenti maggiori. Le garanzie di sicurezza procedono da due dinamiche. In primis, le banche di norma non utilizzano il denaro proveniente dai conti deposito per investimenti a rischio.
In secondo luogo, è coperto dal Fondo di Tutela dei Depositi, proprio come un conto corrente. Il limite per accedere a questo strumento di tutela è di 100.000 euro, dunque vi è un margine abbondante per poter investire e, allo stesso tempo, godere delle migliori garanzie di sicurezza.
E’ una efficace via di mezzo. A giudicare dagli elementi che, in media, caratterizzano i conti depositi, essi si pongono a metà strada tra un conto corrente e un prodotto di investimento classico. E’ sicuro come un conto corrente, in alcuni casi è possibile utilizzare la liquidità (o almeno tornarne in possesso).
Allo stesso tempo, fornisce dei rendimenti. Certo, non parliamo di rendimenti alti, ma comunque dignitosi, certamenti superiori allo zero virgola dei conti correnti. Da qui nasce l’attrattiva dei conti deposito: la possibilità di ottenere un rendimento, senza correre rischi di sorta.
E’ vario. Si fa presto a dire conto deposito. In realtà, esistono svariate tipologie e declinazioni di questo interessante strumento, maggiori rispetto a quanto suggerisce la semplice distinzione tra conto libero e conto vincolato. Ovviamente, la maggior parte delle caratteristiche “differenzianti” è frutto della creatività e dell’inventiva degli istituti, che tengono particolarmente a far emergere il proprio prodotto rispetto agli altri.
Alcuni conti deposito, poi, offrono benefit che vanno oltre gli elementi che caratterizzano tradizionalmente il prodotto. Nella fattispecie, vi è il rischio di sfociare nel marketing puro, ma tant’è: questa dinamica competitiva torna utile all’investitore, che dunque gode di una maggiore libertà di scelta e può legittimamente sperare di trovare un prodotto (più o meno) su misura delle sue esigenze.
Può essere breve. Questo non è un dettaglio di poco conto. Anche nella peggiore delle ipotesi, è improbabile che un deposito duri più di tre anni. Certo, se puntate a investimenti danarosi e di lungo periodo forse dovreste rivolgervi altrove, ma il conto deposito è l’ideale nel caso in cui vi sia, almeno in nuce, la prospettiva di dover utilizzare la liquidità. Se il conto è libero, il problema non si pone. Se il conto è vincolato, è sufficiente aspettare una scadenza che in nessun caso è molto lontana.