Nuova Riforma Fiscale, Cosa Potrebbe Prevedere Il Governo

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Risparmio

Grazie alla delega fiscale ottenuta dal parlamento prima della pausa estiva, il Governo Meloni intende valutare nuovamente la riforma fiscale sulla principale imposta a livello nazionale, l’IRPEF, con la quale lo Stato finanzia i principali servizi pubblici (scuola, sanità, previdenza…). La riforma fiscale sull’IRPEF potrebbe aggiungere maggiori detrazioni e agevolazioni per le famiglie e le persone con più difficoltà economiche. Quindi si andrà non solo ad agire sulla pressione fiscale, considerando che è tra le più alte in Europa, ma anche sul gettito fiscale derivante dall’imposta. Questo potrebbe far prendere fiato economicamente alle famiglie, ma rimane il nodo del reperimento delle risorse aggiuntive per far fronte alla minore entrata.

Cosa Comporta La Riforma Fiscale Pensata Dal Governo?

I contribuenti che percepiscono reddito da lavoro dipendente, ma anche colo che hanno altre fonti di reddito (capitali, terreni o fabbricati di proprietà), potrebbero veramente giovare della possibile riforma fiscale del Governo Meloni. La proposta riguarda il passaggio ad un regime IRPEF da 4 aliquote a 3, unendo la prima e la seconda aliquota in un’unica percentuale al 23%. Così facendo, si potrebbero avere i seguenti scaglioni:

  • Il 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
  • Il 33% per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro;
  • Il 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.

Per i contribuenti rientranti nella prima fascia vuol dire un enorme risparmio, visto che l’aliquota passerebbe dal 28% al 23%, così come per i contribuenti inclusi nella seconda fascia, con l’aliquota che passa dal 38% al 33%. Dai dati che emergono dalla simulazione effettuata da Consulenti del lavoro, il risparmio annuo potrebbe essere di:

  • 100 euro per i redditi fino a 20.000 euro;
  • 400 euro per i redditi fino a 35.000 euro;
  • 700 euro per i redditi fino a 50-60.000 euro.

Non solo le aliquote, oggetto della riforma fiscale del governo sono anche le deduzioni fiscali per le famiglie e i lavoratori in difficoltà, come ad esempio le spese sanitarie e per l’affitto. Ma potrebbero non essere immediatamente applicabili tutte queste misure, quindi si prevedono più manovre, in quanto le coperture previste ammontano a circa 4 miliardi di euro, i quali dovranno coprire anche le spese conseguenti al taglio del cuneo fiscali per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro.

Nella Riforma Fiscale Che Fine Farà L’IRAP?

L’IRAP (Imposta Sul Reddito Delle Attività Produttive), oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni, da quando è stata istituita del 1997, potrebbe subire un ulteriore modifica derivante dalla nuova riforma fiscale. Infatti il governo stava pensando di abolirla completamente, consentendo un grande risparmio per le aziende. Purtroppo esiste il nodo di come far fronte al minor gettito derivante dall’abolizione, pari a circa 30 miliardi di euro, i quali sono destinati quasi interamente al Sistema Sanitario Nazionale. Quindi si sta pensando ad una riduzione graduale, permettendo così un risparmio per le aziende e una maggiore tempistica per il governo per pensare a fonti alternative all’imposta.

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