Cos’è L’insider Trading E Quali Sono Le Conseguenze

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Trading

L’insider trading è quella pratica che si verifica quando si fa compravendita di strumenti finanziari con informazioni privilegiate. Per informazione privilegiata s’intende quella informazione che una persona, per la natura del ruolo che ricopre, possiede, mentre la platea degli investitori ne è all’oscuro. Quest’atto permette al possessore di una determinata informazione di ottenere un profitto rispetto agli altri che non la detengono. Gli elementi per identificarla sono:

  • Ha un contenuto preciso su un determinato evento che riguarda direttamente un strumento finanziario;
  • Non è disponibile presso il pubblico degli investitori;
  • Influenzano molto il prezzo di un determinato strumento finanziario una volta che diventano di dominio pubblico

L’insider trading è considerato un reato, punibile severamente dagli organi di controllo delle principali borse mondiali. In Italia è la Consob a controllare che questa fattispecie non si verifichi. Si configura come episodio sanzionabile quello che riguarda:

  • la compravendita di uno strumento finanziario, se si accerta l’utilizzo di informazioni non disponibili;
  • comunicazioni ad altri soggetti di informazioni senza un comprovato motivo (Tipping);
  • consigliare di compiere determinate operazioni, ma in virtù del possesso di un’informazione cosiddetta “price sensitive” (Tuvautage)

Come Viene Disciplinato L’insider Trading?

Nel nostro ordinamento, l’insider trading è disciplinato con in Testo Unico della Finanza (TUF) con l’art. 184. L’articolo recita che “chiunque, essendo in possesso di informazioni privilegiate in ragione della sua qualità di membro di organi di amministrazione, direzione o controllo dell’emittente, della partecipazione al capitale dell’emittente, ovvero dell’esercizio di un’attività lavorativa, di una professione o di una funzione, anche pubblica, o di un ufficio:

  1. acquista, vende o compie altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o per conto di terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni medesime;
  2. comunica tali informazioni ad altri, al di fuori del normale esercizio del lavoro, della professione, della funzione o dell’ufficio;
  3. raccomanda o induce altri, sulla base di esse, al compimento di taluna delle operazioni indicate nella lettera a)”.

Evoluzione Legislazione Insider Trading In Europa

Con la legge comunitaria 2004 e recepita in Italia con la legge 62/2005, il reato di insider trading ha subito una profonda variazione. Le pene per chi commette questo reato sono state aumentate con la reclusione da 1 a 6 anni e 3 milioni di euro di multa. Quest’importo può essere più alto se il giudice lo ritiene opportuno fino al triplo oppure nella misura di 10 volte il profitto ottenuto mediante l’utilizzo di informazioni privilegiate. Questa disciplina riguarda gli insider “primari”, cioè quelli che sono entrati a conoscenza dell’informazioni grazie al ruolo che ricoprono.

Invece l’insider trading compiuto da soggetti definiti “secondari”, riferendosi ai soggetti che hanno ricevuto l’informazione, è punito come illecito amministrativo. In ogni caso, la sanzione pecuniaria è sempre presente, in tutte le fattispecie che configurano questo tipo di reato.

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