Trading Azionario: Perché Analizzare gli Indici è Fondamentale per Guadagnare

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Chi fa trading azionario è chiamato a praticare un’analisi del mercato pressoché giornaliera. Questa analisi passa anche per lo studio dei cosiddetti indici azionari. Ne parliamo in questo articolo, offrendo una panoramica dello strumento e fornendo qualche indicazione per un’analisi efficace.

Cosa sono gli indici e come vengono calcolati

L’indice azionario, o indice di borsa, è un paniere di azioni. Le azioni all’interno di un paniere hanno sempre almeno una caratteristica in comune. Per esempio, possono caratterizzarsi per una elevata capitalizzazione, oppure appartenere al medesimo settore merceologico. Ogni indice esprime un valore, che in qualche modo sintetizza la forza del paniere e le performance delle azioni che lo compongono.

I criteri di composizione del paniere sono i più disparati. Per esempio il famoso Nasdaq racchiude le azioni del comparto tecnologico; l’indice S&P 500 racchiude le migliori 500 aziende degli Stati Uniti; il FTSE Mib racchiude le migliori aziende italiane e via discorrendo.

Il calcolo del valore espresso dagli indici può essere complesso. La media infatti non è sempre ricavata in modo lineare, anzi spesso e volentieri è ponderate, per giunta secondo i criteri più disparati. In base a questi criteri, possiamo distinguere più tipologie di indici.

  • Equally weighted. In questi indici, ogni azione vale esattamente come le altre.
  • Price weighted. Indici di questo tipo riservano un peso maggiore alle azioni con il prezzo più alto. Anche perché il valore che esprimono non è nient’altro che la somma dei prezzi di tutte le azioni.
  • Value weighted. Sono gli indici più complessi, che riservano un peso maggiore alle azioni le cui società esprimono il valore finanziario più elevato. Questo è determinato prendendo in considerazione frazionamenti, raggruppamenti, dividendi straordinari e altro ancora.

Perché analizzare gli indici? Questi possono essere considerati un po’ come il punto di riferimento per le azioni, come se fossero un benchmark. Danno il senso dei movimenti del mercato, offrono una visione di insieme. E’ raro che un’azione si muova in contrapposizione al suo indice, e quando ciò accade il trader deve agire di conseguenza.

Gli indici più importanti

Alcuni indici sono conosciuti anche dai profani, dal momento che sono gli unici che occupano un po’ di spazio nei media di massa (es. i telegiornali). Ad ogni modo, elenchiamo gli indici più importanti, raggruppandoli per tipologia.

Sono indici price weighted il Dow Jones Industrial Average e il Nikkei 225.

Sono invece indici value weighted S&P 500, FTSE Mib, FTSE 100, il CAC40 e il DAX30. A dire il vero, la maggior parte degli indici appartengono a questa categoria. Il criterio del “valore”, infatti, appare come quello maggiormente in grado di rappresentare il peso di una società, e quindi del relativo titolo azionario all’interno di un paniere composito.

Pochi, e ben poco conosciuti, sono invece gli indici equally weighted.

Quali indici analizzare

Il primo passo, forse quello principale, per praticare una buona analisi in un contesto di trading azionario è avere ben chiaro gli indici cui fare riferimento.

Se state investendo, magari facendo trading speculativo, con un titolo azionario che fa di per sé parte di un indice, la questione è abbastanza semplice da dirimere: dovrete analizzare e prendere come riferimento le performance di quell’indice.

Il discorso è più complesso se fate trading con titoli azionari di nicchia, che non sono presenti in alcun indici. E’ abbastanza raro, ma può capitare. D’altronde, questa scelta risponde a una strategia ben precisa. Ad ogni modo, dovrete trovare l’indice più affine al titolo azionario, quello in grado di fungere da market mover, da fattore di prezzo.

Avete a disposizione più alternative, che sono tutte da prendere in considerazione. Per esempio, potreste prendere in considerazione l’indice che racchiude titoli del medesimo settore merceologico. Allo stesso modo, potreste seguire il criterio della nazionalità. Sicuramente, se state investendo su un’azione italiana, dovreste prendere come riferimento il FTSE Mib e il FTSE 100, anche se l’azione non fa parte di questi indici.

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