Quale Portafoglio Titoli Diversificato Scegliere?

Investimenti

La cultura finanziaria sta aumentando vertiginosamente e la popolazione si sta domandando come sia possibile costruire un portafoglio altamente diversificato capace di affrontare momenti buoni e cattivi del mercato. Per i meno esperti si consiglierebbe di utilizzare ETF per via della facilità di costruzione e per la possibilità di massimizzare il rendimento per un dato profilo di rischio. Diversificato perché non si riesce a prevedere il futuro sui mercati, quindi una struttura diversificata rende il portafoglio titoli più resiliente.

Ogni soggetto può decidere di costruire come meglio crede il proprio portafoglio titoli diversificato, ma ci sono alcune regole comuni che sarebbe meglio seguire. Il primo consiglio da seguire in assoluto è quello di spalmare le proprie disponibilità su tantissimi strumenti, stando attenti a non concentrarle su una singola tipologia di strumento finanziario. Quali altri consigli è possibile seguire? Eccone alcuni.

Strutturare Un Buon Portafoglio Titoli Diversificato

Come trovare un buon mix di strumenti da inserire nel proprio portafoglio titoli diversificato? Questa è la domanda che ci stiamo ponendo e in questo articolo si faranno alcuni esempi di composizione portafoglio in base al rischio che un soggetto è disposto a sostenere. Il portafoglio ideale non esiste: esiste solo il portafoglio ideale in base al profilo di rischio di un soggetto. Prima di passare ai portafogli in base al profilo di rischio, bisogna tenere a mente di mantenere i costi bassi per non regalare il proprio patrimonio alle società di gestione del risparmio.

Il primo portafoglio titoli diversificato analizzato è quello a basso rischio. Gli strumenti generalmente utilizzati sono azioni e obbligazioni. La quota azionaria dovrebbe oscillare da un minimo del 20% del capitale investito ad un massimo del 40%. Anche un 30% di parte azionaria va bene. La decisione dipende da vari fattori, in primis dalle condizioni del mercato. Le obbligazioni, invece dovranno costituire la parte preponderante, circa il 70%.

Il secondo portafoglio diversificato analizzato è quello a medio rischio. Qui la componente azionaria inizia ad acquisire maggiore importanza, con percentuali di composizione azionaria che possono andare dal 40% fino al 60%, 50% in caso di situazioni di mercato neutrali.

La terza tipologia esaminata è un portafoglio titoli diversificato ad altro rischio. La componente azionaria varia dal 50% all’80% circa, la decisione dipende dalle condizioni del mercato azionario favorevoli. La neutralità si ha con una percentuale del 65%. in questo portafoglio titoli, il rendimento sarà molto maggiore rispetto ai due precedenti, ma anche il rischio di perdite significative aumenta.

Quando Ribilanciare Un Portafoglio Titoli Diversificato

Il ribilanciamento di un portafoglio titoli diversificato rappresenta un momento importante per non avere squilibri nella composizione delle asset class. Il ribilanciamento può avere due nature:

  • Passivo: si ha un ribilanciamento periodico (semestrale generalmente) dei pesi delle asset class come erano inizialmente, senza aggiungere o levare strumenti finanziari;
  • Attivo: qui la difficoltà aumenta e solo i più esperti possono gestire questo tipo di ribilanciamento. In questa tipologia di portafoglio titoli diversificato possono variare sia i pesi delle singole asset class sia la composizione delle attività finanziarie.

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